il riconoscimento
martedì 25 Marzo, 2025
Rovereto, «Evoè!Teatro» vince il premio per l’attivismo contro la violenza sulle donne
di Redazione
Il bando è stato vinto con lo spettacolo «Fuck Me(n)», produzione 2021 che denuncia la mascolinità tossica diffusa in uomini di ogni età ed estrazione sociale

Un premio che conferma l’impegno della compagnia di Rovereto Evoè!Teatro, da anni in prima fila nella lotta contro la cultura patriarcale. È la vittoria del bando «Attivati – Call for activism» proposto dalla Compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone, rivolto «ad artisti uomini che portino in scena spettacoli teatrali di critica e disamina della cultura patriarcale e maschilista che sta alla base della violenza sulle donne». Obiettivo del bando è proprio chiamare a raccolta il mondo teatrale attorno al delicato tema della violenza fisica, psicologica ed economica contro le donne, chiedendo ad attori, registi e autori uomini uomini non solo sostegno alle iniziative portate avanti dalle colleghe, ma una attiva presa di consapevolezza che la sopraffazione delle donne è una questione prevalentemente maschile.
Il bando è stato vinto da Evoè!Teatro con lo spettacolo «Fuck Me(n)», produzione 2021 che denuncia la mascolinità tossica diffusa in uomini di ogni età ed estrazione sociale, la cultura patriarcale, le sue connessioni col potere e come viene esercitato (in scena a Pordenone mercoledì 26 marzo). Lo spettacolo intreccia tre monologhi scritti da tre consolidati autori del teatro italiano: Giampaolo Spinato, Massimo Sgorbani e Roberto Traverso, in un sapiente adattamento del regista Liv Ferracchiati. In scena tre uomini, tra sarcasmo e ironia, raccontano le loro storie: vite diverse ma accomunate da una mascolinità ferita, tossica, fortemente aggressiva, che li porta a gestire ogni rapporto umano attraverso dinamiche di potere, violenza o rivendicazione. L’identità di «uomo», come una bestia ferita, in difficoltà nelle nuove dinamiche della società, crede di potersi affermare solo attraverso la performance, come in una battaglia da cui nessuno può davvero uscire vincitore. Scavando nei testi degli autori e nei risvolti oscuri delle tre personalità si scopre infine un mondo fatto di fragilità e persino di delicatezza che non possono emergere, costrette dalla gabbia sesso-genere che impone agli uomini di essere sempre forti, sempre aggressivi, sempre superiori e distaccati dalle proprie emozioni.
Emanuele Cerra, direttore artistico della compagnia Evoè!Teatro e attore di Fuck Me(n): «Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento, che arriva a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Internazionale delle Donne. Per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne è necessario che l’intera società si senta coinvolta, non solo le donne stesse. Anzi, gli uomini dovrebbero essere in prima linea in questa battaglia, per denunciare una cultura patriarcale nella quale siamo immersi e che fa danni a tutti. Il nostro spettacolo Fuck Me(n) fa proprio questo, componendo i testi di tre drammaturghi uomini e portando in scena tre attori uomini guidati da un regista transgender. I tre personaggi in scena sono diversi, ma accomunati dalla stessa mascolinità tossica. Sono aggressivi, non sono in contatto con le proprie emozioni, pensano che l’unico modo di esistere sia di sopraffare gli altri, dimostrare di essere sempre i più forti. Questo li porta a compiere atti tremendi. È uno spettacolo che ha molto girato in tutta Italia , e che a distanza di anni conferma la sua attualità. Gli spettatori uomini, al termine delle repliche, ci ringraziano per aver avuto il coraggio di denunciare ciò che spesso non si ha il coraggio di dire: la violenza sulle donne è un problema prima di tutto degli uomini».
Evoè!Teatro nasce nel 2011 a Rovereto, e prende il nome dall’urlo delle baccanti che liberavano la loro energia distruttiva al culmine del rito dionisiaco: un atto di rivolta, doloroso ma al tempo stesso creatore di energia. La compagnia è diretta da Emanuele Cerra e si avvale della collaborazione di autori, attori e registi provenienti da tutta Italia. La attività si concentra principalmente sulla produzione di nuova drammaturgia e di iniziative legate al territorio. La compagnia gestisce infatti la programmazione della stagione di prosa contemporanea al Teatro G.Modena di Mori “Divergenze” e della rassegna di teatro estivo del Comune di Rovereto “Teatro in Corte”.
La Compagnia di Arti&Mestieri, con sede a Pordenone, è un’associazione culturale diretta da Bruna Braidotti e composta principalmente da donne, che da vent’anni in Friuli Venezia Giulia promuove lo sguardo femminile attraverso il teatro, sia con produzioni proprie sia ospitando nelle rassegne e festival teatrali che propone compagnie composte da autrici, registe, attrici, con le quali ha anche fondato nel 2021 la “Rete per la parità di genere nelle arti performative” per portare in Parlamento il tema urgente della parità di genere chiedendo un riequilibrio di genere nel mondo del teatro, sia per quanto riguarda le funzioni di direzione dei luoghi in cui si fa teatro sia per ciò che concerne la produzione stessa e l’ospitalità degli spettacoli.