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venerdì 3 Maggio, 2024

Rovereto, il candidato sindaco Gianpiero Lui si presenta: «Vigili di quartiere e più accessi al centro»

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Moderati, civici e Lega puntano su Gianpiero Lui, sostenuto da cinque liste. In cima al programma la sicurezza (polizia locale anche di notte) e viabilità (via Fontana da rivedere). Marchiori: «Rilanciare Rovereto»

Prima di tutto la viabilità e poi, ma quasi di pari passo, la sicurezza. Ecco i primi due punti del programma di Gianpiero Lui e della sua coalizione, presentata ieri mattina in una cornice molto particolare: l’ex negozio Lazzeri, una parte storica ed emblematica del centro cittadino. È qui che Lui ha stabilito il suo quartier generale ed è qui che tutti i giorni, dalle 12 alle 13 in particolare, lascerà la porta aperta ai cittadini che vogliono confrontarsi.
Subito ha voluto mettere in chiaro due cose: che lui non è l’uomo di nessuno e rivendica la sua libertà, e che la sua coalizione è di centro moderato, quindi rifiuta categoricamente le insinuazioni per cui ha contribuito a rompere il fronte del centrodestra provinciale. «Siamo moderati e siamo di centro, siamo anche la casa dei civici, quelli della prima ora come Chiesa e Tomazzoni che qui hanno trovato l’ambiente ideale. Non credo nella politica che attacca l’avversario e non lo faremo, perché la nostra unica intenzione è amministrare bene questa città che ha bisogno di un rilancio. Siamo la coalizione della concretezza e quello che diciamo lo faremo. Chi avrebbe dovuto far crescere la città ne ha avuto il tempo, ma oggi la situazione ha bisogno di una scossa e di un netto cambiamento nella gestione della cosa pubblica».
Primo punto all’ordine del giorno, si diceva, la viabilità. No alla statale come unica via di attraversamento, ma più possibilità di entrare in città. Via Fontana sarà il primo tema da affrontare. «La Ztl – ha detto Gianpiero Lui – ha un senso in determinate zone della città, non ce l’ha in altre. Vogliamo vivacizzare la città, renderla attiva e attrattiva. Nel rispetto di tutti». E poi c’è la sicurezza, «che non dipende direttamente dal Comune, lo sappiamo, ma molto si può fare nella collaborazione con le forze dell’ordine. La polizia municipale, anche adeguando il personale, deve scendere dalle auto e camminare in città, anche di notte: servono i vigili di quartiere».
I giovani meritano un posto speciale nel programma di Lui. «Devono avere gli spazi per incontrarsi e anche per divertirsi, gli universitari devono trovare posto dove dormire a prezzi accessibili perché Rovereto dev’essere una città vivace e propositiva. E accogliente, pur nel rispetto delle regole».
Una svolta Lui la chiede anche nel rapporto tra istituzioni e la città: «Ci sarà grande disponibilità a tutti i livelli. Assessori e consiglieri saranno tutti i giorni sul territorio, darò molte deleghe ai consiglieri e credo molto nelle Circoscrizioni perché sono preziosi osservatori del territorio».
A dare il via alla campagna elettorale, anche gli assessori Spinelli e Marchiori, oltre alla parlamentare leghista Vanessa Cattoi. «Rovereto – ha detto Achille Spinelli – guarda al cambiamento perché negli ultimi anni sono mancate idee e progettualità. Basti un esempio: c’è voluto il presidente Fugatti a mettere attorno a un tavolo i Comuni interessati per proporre una soluzione alla viabilità di Sant’Ilario. La Provincia non si è mai tirata indietro su questo fronte e non ne ha mai fatto una questione di costi perché qui stiamo parlando di un investimento. E vale anche per il resto, perché i progetti a Rovereto non mancano, solo che non trovano evidenza».
Anche l’assessore Simone Marchiori rimarca la disponibilità della Provincia nell’affrontare le questioni del territorio: «Questa coalizione non è stata imposta da Trento, come qualcuno dice, ma nasce in città e chiede un cambiamento forte e radicale per scrollarsi di dosso un senso di inferiorità che la blocca». Ragionamento ripreso anche da Andrea Zambelli, quattro anni fa candidato per il centrodestra: «Rovereto è rimasta ferma perché negli ultimi si è vissuto solo lo scontro della competizione provinciale e la città ne ha pagato le spese. Ho paura che l’affluenza alle urne sia ancora peggiore del 2020, quando votò il 63%, ma sta a noi far capire che un’alternativa a chi ha governato fino ad oggi c’è ed è credibile».