l'idea
giovedì 29 Febbraio, 2024
di Redazione
C’è del nuovo a Rovereto. In via Lungo Leno destro sta sorgendo, infatti, un nuovo laboratorio di sartoria che offrirà nuove opportunità alle persone con disabilità o disturbo dello spettro autistico. Il progetto, presentato stamani in conferenza stampa, è promosso dalla cooperativa sociale Impronte, nata a inizio gennaio di un anno fa dalla fusione di due cooperative storiche di Rovereto, “Il Ponte” e “Iter”, e si realizzerà grazie al coinvolgimento della Fondazione Helpida di Bologna e del Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
«Questo progetto – ha spiegato la presidente di Impronte Serenella Cipriani – è molto importante per noi, perché ci consente di integrare risorse pubbliche con altre private e del territorio che abitiamo, grazie all’intreccio di diverse relazioni, con l’obiettivo di offrire nuove competenze e nuove opportunità alle persone che seguiamo. In altre parole, si tratta di un nuovo passo avanti nella sfida sempre aperta per raggiungere una sostenibilità economica, sociale e lavorativa».
Il progetto, infatti, è stato finanziato dalla Fondazione Helpida di Bologna, dopo che il suo segretario generale Alberto Lenzi, a Rovereto per lavoro, aveva apprezzato la qualità e la cura del dettaglio degli oggetti di Impronte messi in vendita nel negozio in centro Nepiunemeno. Da questo incontro casuale e dalla sua volontà di capire di più rispetto a ciò che stava dietro a quegli oggetti, è nata questa iniziativa e la possibilità di internalizzare tutte le fasi di produzione dei manufatti grazie all’acquisto delle attrezzature professionali necessarie.
Borse, ziani, portacellulari e gli altri oggetti sartoriali realizzati, come ha spiegato il direttore di Impronte Filippo Simeoni, hanno una matrice green, ovvero vengono creati riutilizzando i materiali promozionali del Mart, rappresentato in conferenza stampa da Ornella Dossi.
«Questo appuntamento – ha sottolineato l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina – ci ricorda quanto sia prezioso il lavoro sul territorio di realtà capaci di dialogare e collaborare, per rendere la nostra comunità sempre più attenta ai bisogni di tutti e sempre più inclusiva. Il lavoro e la diffusione di competenze e abilità si traducono grazie a questo progetto nella creazione di valore non solo sul piano materiale ma anche sociale. Centrale inoltre è il tema del riuso, così attuale e importante in un periodo storico in cui è fondamentale un utilizzo intelligente delle risorse a nostra disposizione. Il modello cooperativo, grazie a questa iniziativa, conferma da un lato la sua modernità e dall’altro la vocazione, che gli deriva dalla sua storia, a dare risposte ai bisogni della comunità mettendo al centro le persone».
«In questo progetto – ha aggiunto Giulia Robol, sindaca facente funzioni di Rovereto – c’è tanto di prezioso, che dà valore all’unicità di ogni persona. Grazie alla capacità di creare dialogo e relazioni che caratterizza l’avvio di questa iniziativa è possibile trasformare la disabilità in inclusione sociale e in patrimonio per tutti noi».
«Il contatto con la Fondazione Helpida – ha concluso Alberto Scerbo vicepresidente della Comunità della Vallagarina – rappresenta un riconoscimento oggettivo per la nostra realtà, per il nostro tessuto sociale e per la qualità che sa esprimere».
Le motivazioni
Impronte prosegue nel suo percorso di rigenerazione di luoghi e progetti con l’intento di promuovere un approccio alla disabilità e alla diversità sempre più prossimo alle persone e alla comunità.
L’inaugurazione del laboratorio di sartoria è una nuova traccia di questo percorso ed evidenzia il ruolo fondamentale delle relazioni con gli attori del territorio e la capacità di intercettare, attraverso una presenza significativa della cooperativa, le energie di una comunità solidale e attenta.
Uno spazio rigenerato non è solo un atto concreto di trasformazione di arredi e attività ma è un’azione complessa che prende forma dalla vocazione di Impronte a rendere complementari le azioni di persone ed istituzioni con diverse finalità ma tutte indirizzate verso la bellezza, la cultura e l’inclusione e la cura del territorio.
Non solo Impronte
Questa iniziativa trova nel coinvolgimento della Fondazione Helpida di Bologna, nata nel 2007, un sostegno essenziale per il nuovo laboratorio di sartoria nel segno di una visione del territorio che trova nell’operosità e nella partecipazione attiva e consapevole un tratto distintivo.
Il nome della Fondazione deriva dall’incontro del verbo inglese to help, aiutare e la radice dal greco antico elpís -elpídos, traducibile in italiano con il termine speranza.
Ad oggi il suo sostegno ha riguardato 116 realtà operanti nel terzo settore, un numero che esprimere una ferma e costante volontà di offrire un concreto aiuto alle aggregazioni solidali presenti sul territorio nazionale che svolgono progetti a favore delle persone più fragili o che vivono una condizione di maggiore vulnerabilità.
Coinvolte le realtà del territorio
Impronte, nel costruire relazioni significative sul territorio, ha coinvolto in questa iniziativa anche il Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, che consentirà al laboratorio di sartoria di utilizzare i banner pubblicitari delle tante iniziative museali e trasformali in borse ed altri prodotti disponibili nel negozio della cooperativa Nepiunemeno in centro a Rovereto come anche negli shop del museo.
Una rete di relazioni che ha come valore aggiunto il coinvolgimento diretto di persone con disabilità, volontari, un artigiano ed educatori nel trovare il modo di esprimere al meglio le caratteristiche dell’attività artigiana: creatività, impegno, dedizione, relazione ed apprendimento, cultura della bellezza e della gratificazione attraverso di essa.
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