L'analisi

domenica 16 Febbraio, 2025

Rovereto nella morsa del traffico: 6 milioni di veicoli attraversano la città

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Cinque tratte sul territorio registrano un passaggio che va dai 3 ai 7 milioni di mezzi in media all’anno: oltre a intasare la viabilità provocano anche disturbi sonori

Dei 456 milioni di euro stanziati per il prossimo quinquennio dalla Provincia per opere infrastrutturali o azioni con effetti positivi per la riduzione dell’esposizione della popolazione al rumore stradale nessuno è destinato alla Vallagarina. Questo nonostante ci siano sul territorio cinque tratte nelle quali i flussi di traffico annuali medi si posizionano fra i 3 e i 7 milioni di veicoli in transito. Nel Piano d’azione per la gestione del rumore ambientale, i tecnici provinciali registrano infatti 3 milioni e 169.660 veicoli in transito nel tratto di poco più di 4 chilometri che va dalla frazione di Marco a Lizzanella, ben 6 milioni e 107.180 mezzi in transito nel tratto fra lo snodo di Sant’Ilario e l’innesto della Ss350 (a Calliano). Andando verso sud, dalla rotatoria della Favorita fino al casello dell’autostrada, il Piano d’Azione antirumore sulla rete viaria provinciale per i tratti oltre i tre milioni di veicoli annui indica 5 milioni 91.115 mezzi di passaggio all’anno. Proseguendo il percorso sulle strade di competenza provinciale per prendere la variante di Mori, dalla rotonda del casello autostradale all’innesto, appena usciti dalla galleria, con la Ss240 a Mori ovest si raggiungono i 5 milioni e 434.485 veicoli annui.

Arriva poi il picco più elevato superando abbondantemente i sei milioni di passaggi medi: il tratto sulla Loppio-Val di Ledro che va dall’innesto con la Ss240 a Mori ovest fino a Nago: 7,1 chilometri nei quali si registrano 6 milioni 667.090 veicoli medi annuali.
Cinque tratte, quindi, fra quelle indicate nel piano provinciale che indaga e propone dlele azioni per mitigare gli effetti acustici del traffico veicolare solcano la Vallagarina e “assediano”, è il caso di dirlo, la città di Rovereto: la tratta urbana che va da Sant’Ilario alla Favorita non è inserita nel piano perché, appunto, non è di competenza provinciale ma comunale, non è però difficile immaginare che se le tratte di ingresso e di uscita indicano dai 5 ai 6 milioni di veicoli di passaggio per la città i numeri siano questi anche nel passaggio cittadino. Con conseguenze sia sul traffico che sull’inquinamento acustico. Anche i Comuni hanno l’obbligo di fare una ricognizione del rumore ambientale redigendo un Piano di classificazione acustica: sette sono i Comuni trentini che risultano ancora del tutto sprovvisti di un Piano di Classificazione Acustica, fra i quali ci sono i lagarini Nomi e Nogaredo. Il piano di Rovereto risale al 2013.
L’aggiornamento 2023 del Piano d’Azione comprende un totale di 152 «aree critiche», localizzate lungo 8 assi stradali principali. Fra questi c’è un tratto della Sp 90, la Destra Adige, dove non sono presenti barriere antirumore, ma degli interventi infrastrutturali che sono anch’essi indicati nella riduzione della velocità e conseguentemente anche del rumore, in particolare quattro rotatorie e la riduzione dei limiti di velocità nei centri abitati ai 50 kmh per l’abitato di Marano (Isera) e a 40 km/h a Brancolino (Nogaredo). Anche gli speed check installati in queste frazioni sono misure antirumore così come l’autovelox fisso del Mossano.
nel piano in corso, fino al 2028, non ci sono interventi, nemmeno viabilistici, previsti. La nuova circonvallazione per lo snodo di Sant’Ilario e gli abitati di Volano e Calliano, che inciderebbe in maniera significativa sul rumore ambientale per queste località, viene indicata fra le opere in potenziale partenza solo in una forbice temporale ampia compresa fra il 2029 e il 2038. Al momento l’opera è in fase di studio di fattibiità.