Addii
martedì 25 Giugno, 2024
di Redazione
Chiude Rigotto Sport. Saranno in tanti a pensare che “non è possibile”, perché quel piccolo negozio in via Paoli è un pezzetto della storia della città, quella storia che mischia passione, talento, amore, umanità e simpatia e che quindi non è pensabile possa scomparire. Quel negozio, lì da 47 anni, è stato il regno incontrastato di Roberto Rigotto, un passato da ottimo calciatore che aveva già ceduto il suo cuore a Rovereto nel suo primo contratto da sportivo. Qui si era innamorato, qui è rimasto, nonostante nelle città per cui ha giocato fosse sempre stato trattato con grande affetto per i suoi gol, per la sua tecnica e per la passione che buttava in campo. «La salute non è più quella di una volta – ha commentato ieri – e forse ho anche lavorato abbastanza». Se ne va in pensione, ma non lascia certo la sua via Paoli. «Abito qui da sempre e un caffè con gli amici la mattina non mancherà mai». Già, gli amici, tantissimi che tutti i giorni sono abituati a fermarsi in negozio per parlare di tutto, ovviamente e soprattutto di calcio. E molti anche quelli che arrivano da fuori regione per conoscerlo e salutarlo, che ancora ricordano le sue prodezze e le gioie che regalava ai tifosi. «Pensi che proprio in questi giorni è arrivato un mio tifoso per farmi gli auguri: aveva saputo che ero stato in ospedale e si è preso la briga di salire in macchina e venire fin qui». Bei ricordi calcistici, ma anche come commerciante Rigotto si è dimostrato un fuoriclasse: tra quegli storici della città ormai era rimasto solo lui, anche in via Paoli dove ormai tutti i negozi hanno cambiato insegne e proprietari più di una volta. Lui non si è mai mosso, con il suo abbigliamento sportivo di qualità: per primo aveva portato a Rovereto le prestigiose marche dello sport. Roberto Rigotto è vicentino di nascita, classe 1942. Dal Lanerossi, senza mai esordire in prima squadra, era arrivato al Rovereto costruito per sognare, mettendosi in mostra alla grande con 12 gol in 33 partite e contribuendo alla promozione in Serie C. Da qui è stato un crescendo prima alla Solbiatese e poi alla Reggina in Serie B per la consacrazione definitiva. Il grande salto in Serie A è arrivato con l’Atalanta, ma un infortunio lo limitò. Passò quindi al Livorno, poi al Genoa e infine alla Salernitana per chiudere la carriera nel 1972. E ora è arrivato anche il momento di chiudere il negozio, ancora qualche mese e un altro pezzettino di storia del commercio roveretano sparirà. Ma Roberto Rigotto sarà sempre in via Paoli per parlare di calcio, del grande Rovereto e dei suoi gol nella Reggina.