elezioni
lunedì 27 Maggio, 2024
di Robert Tosin
Ci prova Gianpiero Lui a mascherare la delusione. Sì, certo, è arrivato al ballottaggio e quella è tradizionalmente un’altra partita, con regole ed equilibri diversi. Ma l’obiettivo della prima tornata era quello di tenere il passo di Giulia Robol e uno scarto minimo. Non è proprio andata così: lo scarto è più del previsto. Ma Lui non si dà certo per sconfitto, anzi quando è arrivato nella sua sede, poco dopo la mezzanotte, ha ravvivato i musi lunghi che leggevano i dati in arrivo dalle sezioni.
«Un dato rilevante da segnalare è prima di tutto quello dell’affluenza – dice Lui – e su questo si dovrebbero interrogare coloro che hanno governato fino ad adesso. Una disaffezione alla politica di queste dimensioni merita una riflessione approfondita».
Per quanto riguarda invece il secondo tempo della partita, Gianpiero Lui è convinto di poter recuperare una buona fetta di elettorato che ieri non è andato alle urne. «Sono convinto che la volontà di cambiare in città c’è e su questa faccio affidamento per recuperare i voti necessari al ballottaggio. Apparentamenti? Parlerò con tutti. Con Fratelli d’Italia, partito di governo, ma anche con altre forze che possono avere affinità con il nostro programma e mi riferisco a Officina Comune. Insomma, con tuti coloro che vogliono il cambiamento per la nostra città».
Che cosa non abbia funzionato sarà tema di un confronto all’interno della coalizione. «Secondo me – continua Lui – l’alto astensionismo ha penalizzato più noi che il centrosinistra: loro sono più organizzati e inquadrati». E poi anche una questione temporale: «Non abbiamo avuto il tempo materiale di farci conoscere, di far conoscere le nostre idee e il nostro programma. Se avessimo avuto un po’ di tempo in più avremmo potuto fare breccia con migliori risultati».
E infine una delusione più marcata. «Dai primi dati pare che il centro cittadino non ci abbia premiato. Una cosa molto strana perché le lamentele della città arrivano proprio dal centro: a questo punto mi aspetto che nessuno che abita in centro si lamenti della pulizia, del traffico, della sicurezza, perché era questo il momento per dimostrare di voler cambiare la rotta. Questa cosa mi ha stupito particolarmente. Insomma, si poteva fare qualche cosa in più ma la partita non è finita. Ora ci sono altri 15 giorni dove la battaglia politica si concentra di più sulla persona. Qualcosa penso di poter recuperare, quindi nula è perduto. Anzi, la coalizione deve rimanere compatta e fare affidamento sulla volontà di cambiamento che tutto sommato c’è in città. Tra quindici giorni cambiano le condizioni e ci sarà più tempo per raggiungere chi non ha ancora inteso il nostro programma e la nostra volontà di migliorare la città».
Mentre il divario continua ad aumentare, Lui rimane in sede che verso l’una di notte può contare solo su alcuni irriducibili in attesa degli ultimi dati in arrivo dalle sezioni più ritardatarie. Nessuno abbandona la nave. «Domani mattina alle 7 sono qui», dice Gianpiero Lui, pronto a rispondere alle domande delle Tv che lo cercano. Oggi quindi, parte una nuova sfida. Quella di ieri è già archiviata.