cronaca
martedì 3 Dicembre, 2024
di Redazione
Un paio d’ore di scuola perse e un gran trambusto: è il risultato, ieri mattina, di un soffio di spray al peperoncino spruzzato, per gioco o per curiosità, in una classe dell’Istituto alberghiero di Rovereto. Ieri mattina il ritrovamento di un flaconcino dell’ormai famoso, causa orso, spray al peperoncino da parte di un paio di studenti – chi e come è da capire bene, la scuola si è attivata per ricostruire fedelmente l’accaduto -. Uno spruzzo, in aria, all’interno di una classe della scuola ed è successo il patatrack: un ragazzino che era lì vicino ne ha inalato un po’ e si è sentito male tanto da vomitare: è stato chiamato il 112 e appena capito che si trattava di spray al peperoncino sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco permanenti di Trento e i soccorsi. I ragazzi sono stati portati fuori dall’aula e le lezioni sospese mentre i pompieri arieggiavano la struttura aprendo tutte le finestre e con l’aiuto di un ventilatore, per disperdere la sostanza nell’aria.
In via precauzionale il giovane che si è sentito male è stato accompagnato per un controllo al pronto soccorso. Una volta accertato che l’aria non fosse più infestata dallo spray, ragazzi e ragazze sono stati riaccompagnati in classe e hanno ripreso regolarmente le lezioni della mattinata.
Certo è che la bravata ha provocato un dispiegamento di forze ingente e se qualcuno aveva dubbi sul funzionamento del celebre spray al peperoncino, ora si possono dire dissipati visto l’effetto di un solo spruzzo. «Ora andremo a capire chi ha usato lo spray e dove è stato trovato e prenderemo i necessari provvedimenti – spiega il dirigente dell’alberghiero roveretano Vito Rovigo, che minimizza la portata dell’accaduto, nonostante la confusione causata – c’è stato parecchio trambusto ma la situazione è sempre stata sotto controllo e da quanto abbiamo accertato in queste prime ore si è trattato di uno spruzzo in aria, non c’era alcuna intenzione di ferire nessuno o di causare un danno. Piuttosto è stata una bravata che valuteremo nelle sedi opportune».
Lo spray al peperoncino, popolare all’estero come arma di difesa personale, in Trentino è diventato famoso per la sua presunta efficacia contro l’orso e da qui si è diffuso un prodotto che prima d’ora non aveva preso piede nel Bel Paese e gli episodi di evacuazioni di classi e scuole per uno spruzzo, più o meno intenzionale, si sono moltiplicati. Non è il primo, certamente non è nemmeno il caso più grave quello di Rovereto, ma la curiosità attorno a questo prodotto è parecchia e c’è da scommettere che questo non sarà nemmeno l’ultimo caso di scuole impestate di spray urticante che devono ricorrere all’aiuto dei pompieri per liberarsi degli effetti intossicanti e fastidiosi della sostanza pensata per dissuadere un aggressore.
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