Il progetto

domenica 26 Febbraio, 2023

Rovereto, telecamere e tecnologia al servizio della sicurezza. Arriva la nuova «control room» della polizia locale

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Il punto con il comandante Emanuele Ruaro: dal 2025 saranno monitorati dalla centrale 200 flussi video, inclusi quelli dei comuni consorziati

La sicurezza passa anche attraverso l’innovazione, con la tecnologia al servizio di chi, tutti i giorni, presidia il territorio e lavora per dare risposte concrete alla cittadinanza. Molto è stato fatto in tal senso al comando di polizia locale di Rovereto. E molto si farà da qui a breve. Arrivando a una «control room» da cui monitorare in diretta duecento flussi video: di Rovereto e pure di buona parte degli impianti di videosorveglianza presenti negli altri quindici Comuni consorziati della Vallagarina e dell’Altopiano cimbro. Il primo ad aderire sarà Villa Lagarina.
È del 2012 il primo importante intervento sulla videosorveglianza effettuato dal Comune di Rovereto, con la realizzazione del primo impianto sul territorio collegato al Corpo intercomunale di polizia locale «Rovereto e Valli del Leno», che allora ha iniziato a controllare dalla centrale operativa alcune parti del territorio. A distanza di dieci anni, nel 2022, è iniziato il secondo intervento sulla videosorveglianza cittadina, in continuità, sviluppo e potenziamento rispetto al precedente. E questo sulla base di un progetto presentato dal sindaco di Rovereto il 7 dicembre 2021, approvato dal comitato di coordinamento delle forze di polizia presso il Commissariato del Governo per la Provincia di Trento, e in seguito approvato anche dal Ministero dell’Interno, che ha concesso al Comune un finanziamento di 95 mila euro circa.
Dalla prima centrale operativa che visionava le immagini sui pc, nell’anno 2020, nell’ambito di un progressivo sviluppo, si è passati a una fase intermedia, a una centrale operativa che ora può contare su due videowall di multicontrollo, composti da quattro schermi rispettivamente di 46 e 55 pollici. Schermi su cui vengono proiettati in tempo reale una settantina di flussi video che provengono dai nuovi server installati nel primo lotto di interventi del triennio 2022-2024. Le immagini sono quelle di una cinquantina di occhi elettronici di ultima generazione installati in città, nei punti strategici e più rilevanti, collegati tra loro dalla fibra: telecamere fisse ma anche riposizionabili e, le più moderne, capaci di ruotare a 360 gradi. Con l’operatore in servizio in centrale che ha la possibilità di gestire le immagini visionate in diretta (che rimangono in memoria per sette giorni come previsto dalla vigente normativa) a seconda delle esigenze, attivando, se necessario, la pattuglia operativa all’esterno. A fine 2023 la prospettiva è quella di avere attivati (e quindi in rete) oltre un centinaio di flussi video solamente per Rovereto, che verranno ulteriormente integrati dalle installazioni del 2024 e dai primi collegamenti degli impianti dei Comuni convenzionati nel corpo intercomunale di polizia locale «Rovereto e Valli del Leno». Un investimento, ad oggi, di 633 mila euro (di cui 95 mila del Ministero).
Ma il piano, alquanto ambizioso, da attuare da qui a qualche anno, è quello di una vera e propria «control room» da cui vedere in diretta l’intero impianto di telecamere per sicurezza urbana presenti a Rovereto e buona parte degli impianti di videosorveglianza presenti negli altri quindici Comuni consorziati della Vallagarina e dell’Altopiano cimbro. Il primo di questi ad entrare in rete dovrebbe essere proprio Villa Lagarina, quindi, a seguire, Calliano, Volano e Folgaria. E allora, completato il collegamento, ampliando lo spettro geografico, saranno oltre duecento i flussi video. Proprio così: duecento occhi elettronici posizionati sul territorio da controllate contemporaneamente, in diretta, attraverso i maxi schermi, dall’unica sala. La centrale operativa appunto, o meglio, la «control room» che è in fase di progettazione al terzo piano dello stabile che ospita il comando di polizia locale. Come del resto previsto e auspicato dalla stessa Comunità della Vallagarina (che rappresenta tutti i Comuni della Vallagarina), messo nero su bianco nella delibera del 25 settembre 2019 che vincolava appunto l’acquisto del piano alla realizzazione della più moderna e articolata centrale operativa di videosorveglianza. Che potrà contare appunto sul rilevante apporto dei sistemi e dispositivi di ultima generazione, della tecnologia più avanzata, con nuovi hardware e software. Insomma, sarà una sorta di «cervello digitale» e «cuore pulsante» di Rovereto, della Vallagarina e dell’Altopiano cimbro: un’autentica «cabina di regia», un efficace ed efficiente sistema di controllo della città che non conosce precedenti e che consterà appunto di un innovativo sistema di monitoraggio integrato di flussi video, che «guardano» ad aree, strade, piazze e vie dell’intero territorio. Importante per gestire la sicurezza della circolazione stradale, la sicurezza urbana (e più in generale pubblica), intervenendo a stretto giro in caso di incidenti e disagi alla circolazione. Utile al contempo a studiare eventuali fenomeni criminali, a prevenire e scongiurare possibili situazioni problematiche o reati che possano richiedere anche l’intervento e il coordinamento in contemporanea di più unità operative. La futura centrale operativa «control room» potrà essere anche un utile presidio per la protezione civile (dove possono essere coordinati interventi avendo in visione, in diretta, l’intero territorio), per la gestione di grandi eventi, di manifestazioni, di evenienze e anche per ospitare coordinamenti interforze, sfruttando così una struttura moderna, con tecnologie innovative e spazi adeguati.
E c’è di più. In prospettiva, sempre nell’ambito dello stesso progetto che dovrebbe concretizzarsi nell’arco di un paio di anni (indicativamente a partire dall’anno 2025), attraverso un accordo da stipulare con il Commissario del Governo, ci sarà anche la condivisione delle immagini con le forze di polizia presenti nella città di Rovereto e che svolgono il loro servizio per l’intero territorio della Vallagarina e degli Altipiani Cimbri (in particolare il commissariato della polizia di Stato, la compagnia dei carabinieri e della guardia di finanza): una sinergia preziosa e di supporto, anche nell’ottica di dare il via ad eventuali verifiche, accertamenti, e allo sviluppo indagini. Da sottolineare inoltre che, nel caso di eventi catastrofici ed emergenziali, la stessa sede di via Partali del comando della polizia locale di Rovereto, certificata come antisismica, verrà individuata per allestire il Centro Operativo Comunale (COC). Insomma, la strada è tracciata ed è quella che sta perseguendo l’Amministrazione comunale di Rovereto che è ente capofila della gestione associata della polizia locale «Rovereto e Valli del Leno» che si avvale, dal punto di vista operativo, del Comandante Emanuele Ruaro, che coordina un totale di circa sessanta operatori. «Le telecamere di videosorveglianza e i dispositivi tecnologici su cui possiamo contare e gli ulteriori che ci permetteranno di avere un controllo in tempo reale più ampio, anche dal punto di vista geografico, non faranno altro che aumentare la risposta per cercare di concorrere nel miglioramento della sicurezza dei nostri cittadini» le parole di Ruaro.