Economia

mercoledì 20 Dicembre, 2023

Rumo, chiude la Famiglia cooperativa. E la frazione di Marcena resta senza negozi. «Pesa il calo demografico»

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In compenso si punta sul negozio di Mione, ampliato. Residenti delusi

Il prossimo 31 dicembre il punto vendita della Famiglia cooperativa Anaunia di Marcena di Rumo chiuderà definitivamente. E non senza polemiche. La notizia era nell’aria da un po’, ma la comunicazione ufficiale è arrivata lunedì sera – in un incontro pubblico con una trentina di presenti – direttamente dalla presidente, Graziella Berti, e dal neo direttore, Luca Moscatelli. «Lo comunichiamo con dispiacere e sofferenza – ha esordito Berti –. Una scelta influenzata sia dal calo demografico che dall’ampliamento che abbiamo fatto al punto vendita di Mione».

Sì, perché il Comune di Rumo non resterà senza negozi visto che rimarranno attivi quello di Mione e quello di Mocenigo, per i quali, dal 2016, sono stati investiti oltre 700 mila euro. A restare senza sarà la frazione di Marcena, il cui punto vendita, spiega la presidente, «non è più sostenibile nonostante negli anni abbiamo provato di tutto tra prodotti nuovi e interventi di miglioria. Ci siamo resi conto che, alla fine, buttiamo via un’enorme quantità di merce scaduta e non possiamo più permettercelo». A comprovare quanto detto da Berti ci ha pensato il direttore Moscatelli, che ha snocciolato alcuni dati recenti. Nel 2022, infatti, il negozio ha registrato una perdita di 19 mila euro, mentre per il 2023 la previsione è di chiudere con un rosso di 23 mila euro. Una sostenibilità destinata a peggiorare sempre di più, anche alla luce del fatto che la spesa media di una persona in quel punto vendita è di 11 euro. Insomma, a leggere i numeri, le motivazioni della chiusura sembrano chiare.

Nonostante questo e la presenza di altri due negozi, gli abitanti di Marcena non hanno però preso bene la decisione. C’è chi, con toni particolarmente accesi, chiede perché non sia mai stato fatto un incontro prima visto che ora «tutto è deciso» e chi, invece, sostiene che «il punto vendita di Marcena è stato abbandonato da tempo e volutamente». «Se lasciate i prodotti scaduti in esposizione – dice una signora – è ovvio che mi sposto a Mione a fare la spesa. Avete fatto voi in modo di chiuderlo». E su questo ultimo concetto la pensa simile anche la sindaca di Rumo, Michela Noletti (non presente all’incontro ma raggiunta telefonicamente, ndr): «Il calo delle vendite può essere dovuto al nuovo negozio di Mione, che è stato ampliato e, devo dire, è davvero ben fatto – ha detto –, ma mi pare di aver percepito anche una volontà da parte della Famiglia cooperativa di puntare proprio su Mione, tralasciando un po’ Marcena. In ogni caso c’è rammarico e dispiacere per la frazione. Nei tanti incontri fatti abbiamo provato a vedere se c’era possibilità di dare una mano per ovviare a queste perdite. Loro hanno deciso così e non possiamo imporre il contrario. Io sono sempre stata contraria perché quando si perde un servizio così non è mai bello e, soprattutto, diventa impossibile tornare indietro».

Vista la chiusura, per andare incontro alle persone più anziane, dal primo gennaio sarà attivo un servizio di spesa a domicilio, attivo il martedì, mercoledì e venerdì. «Siamo un territorio ampio con frazioni distanti tra loro (tra Marcena e Mione, a piedi, ci vogliono 20 minuti, ndr) – ha aggiunto la sindaca –. Per persone anziane o assistite da badanti, senza macchina, diventa difficile fare la spesa. Per questo abbiamo voluto provare ad avviare questo servizio, a cui parteciperemo coprendo la metà dei costi». Anche su questo tema non sono mancate le perplessità. Il direttore Moscatelli ha parlato di una spesa minima di 30 euro e di un servizio dedicato ai soli abitanti di Marcena, mentre la sindaca Noletti e gli amministratori presenti lunedì, avevano concordato una cifra inferire (circa 20 euro) e una copertura su tutto il territorio. Di questo, comunque, cooperativa e amministrazione comunale parleranno ancora. Quel che è certo è che il punto vendita di Marcena chiuderà definitivamente e tra gli abitanti il malessere rimarrà.
Dopo un’ora di discussione, particolarmente accesa durante il dibattito, la serata si è conclusa tra la desolazione dei presenti. «Marcena è stata abbandonata» è la frase conclusiva che un’anziana signora ha rivolto alla presidente Berti e a cui hanno fatto eco tutti i presenti in sala.