la protesta
giovedì 19 Settembre, 2024
di Redazione
Sabato 21 settembre tornano in piazza a Trento gli attivisti della Campagna StopCasteller per promuovere e chiedere nuove modalità di convivenza con l’orso. Il concentramento del corteo, organizzato con LNDC – Animal Protection e Rete dei santuari di Animali liberi, sarà alle ore 14 in piazza Duomo con conclusione davanti al Castello del Buon Consiglio, in piazza Mostra.
«A due mesi dall’uccisione ‘legalizzata’ di mamma orsa KJ1, l’obiettivo – spiega Francesca Manzini, portavoce della campagna – è quello di ribadire le responsabilità politiche di una classe dirigente che ha fatto del tiro al bersaglio all’orso il fil rouge della propria agenda politica e che altera la verità sfruttando la paura della gente per favorire gli interessi del comparto zootecnico e di chi vorrebbe la montagna di dominio esclusivo dell’uomo. Dalla reintroduzione dell’orso in Trentino a oggi – continua Manzini – sono 68 gli orsi morti, uccisi o scomparsi. Fra questi un numero imprecisato è vittima del ‘fàr e tasèr’, il ‘fare e tacere’: il bracconaggio diffuso mai denunciato dalle istituzioni. Uno sterminio ‘dal basso’ a cui si allude sempre più esplicitamente nei commenti degli utenti sotto i post social dei più alti membri del governo provinciale, ma che nessuno denuncia, tanto meno le istituzioni. Anche ISPRA, con le sue concessioni, colpevolmente ammanta di scientificità il proposito della giunta Fugatti di decimare una popolazione animale già estremamente fragile e isolata, e rende l’estinzione una possibilità concreta».