il lutto

giovedì 28 Dicembre, 2023

Sacco dice addio a Linda Zendri, la giovane scout morta a soli 19 anni: «Un uragano di gioia»

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Ieri l'ultimo saluto di centinaia tra amici, parenti, compagni di classe e di scuola, riuniti nelle tre navate della chiesa del paese

Un grande e intenso abbraccio ha unito i familiari più stretti e le decine di giovanissimi volti, amici, parenti, compagni di scuola e scout che si sono trovati per salutare per l’ultima volta Linda Zendri, la ragazza di 19 anni che il 18 dicembre scorso ha detto addio alla vita. Ieri pomeriggio erano tutti riuniti nella chiesa di San Giovanni Battista a Sacco, stretti nelle tre navate e sul sagrato, con gli occhi lucidi e lo sguardo vitreo di chi si trova a dover fare i conti con la morte di una giovanissima vita; immersi in domande che non troveranno facili risposte. Una cerimonia intensa, profonda, che ha messo i presenti e soprattutto i coetanei di Zendri a guardare in faccia la vita. Quella vita che per 19 primavere ha contraddistinto Linda, con quella maggiore età appena conquistata e come per tutti tormentata dalle insidie della modernità, dalle dinamiche adolescenziali, dalle immagini di un mondo posticcio fatto di illusioni di perfezione, dove tutto sembra possibile e allo stesso tempo irraggiungibile. Una vita, che sempre più giovani (ma non solo loro) faticano a domare costretti, oggi più che mai, a fare i conti con l’attimo, che si fa sia presente che passato.
La predica del sacerdote è risuonata calda e perentorea e si è rivolta a quei giovani cuori presenti non prima di aver ricordato l’animo di Linda Zendri: «Eri un uragano di felicità, eri solare, generosa, accogliente, c’era spazio per tutti nel tuo cuore. Bella con lo zaino sulle spalle nelle tue montagne e di là troverai montagne altissime e quando arriverà il giorno le scaleremo insieme. Hai vissuto con intensità». Poi le parole si sono fatte macigni: «Hai avuto un ultimo anno burrascoso, vissuto con tanta sofferenza, forse non condivisa, ma intuita da chi ti stava accanto. La fragilità è parte della vita, miei cari giovani. Dovete fare i conti con la fragilità, siamo creature splendide, ma fragili, e non dobbiamo vergognarcene». E ai giovani: «Vi stanno ingannando con tutti quei modelli belli e perfetti. La fragilità è parte di noi e va assunta con franchezza, va accettata, accolta e affrontata con serenità, perché come San Paolo apostolo quando sono debole sono forte; sono vero nella mia debolezza. Questo è un mondo che pompa, pompa, pompa e poi ti fa scoppiare. Facciamo i conti con serenità». Una predica che ha risuonato in tutti i presenti e che ha scosso gli animi per la cruda umanità, quell’abbraccio caldo necessario a ricomporre i pezzi di un quadro che non sembrava più ricomponibile. «Davanti alla scelta che hai fatto ci siamo arresi, rispettosi, addolorati, tramortiti. Noi oggi – si è quindi conclusa la predica – ti consegniamo all’amore che tu hai cercato».
Sono seguiti i ricordi dei compagni di classe che hanno deciso di lasciare intonso il suo banco «perché vogliamo portarti con noi fino alla fine di questo percorso durato cinque anni. Ti salutiamo come tutti i giorni. Vogliamo ricordare i bei momenti passati insieme e dirti che avrai sempre un posto speciale nei nostri cuori. Sarai sempre ricordata, sorridente e disponibile. Hai portato il tuo spirito in ognuno di noi. La tua empatia regalava sorrisi e gioia nei giorni in cui ce n’era meno». E ancora: «Sei entrata nelle nostre vite come un uragano di gioia, con i tuoi occhi azzurri ci hai aiutato nel momento del bisogno. Eri e rimarrai ciò che ci lega e ci fortifica. Volevi far sempre stare meglio gli altri». Le comunità Scout di Ala e Rovereto, nelle quali Zendri ha trascorso numerosi anni l’hanno ricordata e omaggiata. Linda lascia la mamma Lucia Cumer, il papà Luca, i fratelli Elia e Nicolò con Davide e Sofia, Alberto e Denise. La famiglia ha avviato una raccolta fondi per contribuire alla creazione di un progetto speciale all’interno dell’Associazione Rudolf Steiner per la Pedagogia APS, mirato allo sviluppo della Scuola Waldorf La Ghianda, in modo che possa fornire supporto e orientamento ai giovani attraverso attività scolastiche e progetti manuali.