L'intesa
sabato 20 Aprile, 2024
Il segretario della Funzione pubblica della Cisl Giuseppe Pallanch non esita a parlare di «accordo epocale». Non ha paura di esagerare con le parole. Del resto lui nell’accordo per mettere più soldi in tasca al personale della sanità ci ha sempre creduto. E ora l’accordo è arrivato. La Provincia ha stanziato 18 milioni subito per un aumento che va dai 180 ai 200 euro sullo stipendio base e altri 7 milioni e 850 mila euro che andranno sulle varie indennità delle singole categorie del personale della sanità.
Il protocollo d’intesa è stato siglato l’altro ieri da Cisl, Uil, Nursing Up, Fenalt e anche Cgil si è aggiunta. Pallanch non nasconde la soddisfazione: «Noi ci abbiamo creduto fin dall’inizio. Abbiamo cercato di trattare senza abbandonare il tavolo per far ottenere ai lavoratori il più possibile al fine di recuperare almeno in parte il costo della vita. Alla fine il risultato si può definire soddisfacente sia dal punto di vista del risultato economico che per quanto riguarda la parte normativa. L’aumento è stato riconosciuto da subito e con l’assestamento di bilancio a luglio dovrebbero arrivare una ventina di milioni per gli arretrato del 2022 e 2023».
Pallanch rivendica il lavoro fatto negli scorsi anni per arrivare a chiudere un accordo che sembrava tutto in salita: «L’intesa riguarda il personale non dirigenziale ed è un passo importantissimo per il futuro dei lavoratori della sanità trentina. Nell’alveo del lavoro svolto negli anni precedenti con il protocollo del 5 dicembre 2022 e di quello del luglio 2023. CISL, UIL Sanità, FeNALT e Nursing Up sono riusciti a veder riconoscere l’impegno dei dipendenti pubblici nella sanità trentina. 18 milioni e 492 mila euro sono già disponibili, destinati ad un aumento del salario tabellare per tutti i lavoratori con relativi arretrati. 7 milioni e 850 mila euro verranno destinati in Apran per dare risposta alle varie indennità del personale sanitario, Oss, Tecnico e amministrativo». Somme importanti che arrivano dopo anni di discussioni. Soldi che andranno alle varie categorie anche per cercare di mantenere quello che è il patrimonio di un sistema complicato come quello della sanità che ha sempre più bisogno di professionalità e competenza: «Si andrà spiega Pallanch – a dare ristoro a tutte le parti di questo meccanismo complicato che è la nostra sanità. Il tentativo è quello di fidelizzare tutti i lavoratori che ormai in qualsiasi profilo stanno cercano altri lidi lavorativi. Cosa importantissima è la proiezione verso il futuro, questo protocollo non si limita a raccogliere l’eredità di accordi precedenti ma manifesta l’impegno dell’Assessore Tonina ad prevedere altri fondi in assestamento di bilancio a giugno e nella manovra finanziaria di dicembre, per l’ordinamento professionale e “l’equiparazione del trattamento economico giuridico delle professionalità del comparto sanità di Apss in confronto al comparto delle autonomie locali» in un tentativo di pacificazione del comparto sanità. Non per ultimo, l’impegno da parte pubblica di procedere a entro giugno alla contrattazione del Contratto Collettivo Provinciale parte giuridica ormai vecchio di quasi vent’anni».
Ora però si tratta di guardare alla concretizzazione dell’accordo anche per il futuro, come spiega sempre Pallanch: «L’assestamento di bilancio metterà le risorse mancanti. Si tratta di un altro passo importante, ma i sindacati vigileranno sempre con grande attenzione per far ottenere ai lavoratori della sanità il riconoscimento dei loro sforsi e delle loro competenze professionali». Un accordo che ha lo scopo di rendere più attrattivo il lavoro nella sanità pubblica in un momento di grande sofferenza.