L'intervento

giovedì 20 Febbraio, 2025

Salute, Maria Brentari parla a nome dei 9 ordini professionali: «Vogliamo essere coinvolti nelle scelte sul servizio sanitario»

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La vicepresidente dell'ordine degli infermieri ha poi voluto ricordare: «Chi, nelle prime fasi della lotta al Covid-19, ha messo il bene comune e la salute pubblica davanti al proprio interesse personale, talvolta sacrificando la propria vita»

Il ricordo di chi durante la pandemia è stato in prima linea, anteponendo «il bene comune e la salute pubblica al proprio interesse personale, talvolta sacrificando la propria vita» e poi il futuro del servizio sanitario che vuole vedere le professioni sanitarie «coinvolte nelle scelte che verranno fatte». Questi i passaggi più importanti dell’intervento fatto dalla vicepresidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche del Trentino Maria Brentari, a nome dei 9 ordini professionali sanitari, in occasione della Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato. Riportiamo di seguito il discorso integrale.

«Noi, professionisti sanitari e socio-sanitari, dedichiamo questa giornata a chi ha sofferto, a chi soffre e a tutte le persone che, con la loro attenzione e partecipazione, hanno aiutato ad arginare la pandemia con comportamenti coscienziosi e virtuosi. Nei momenti di maggiore difficoltà, come prescritto anche dai nostri Codici deontologici, abbiamo diffuso e difeso il sapere scientifico, sostenuto la campagna vaccinale, divulgato tutte le indicazioni per difendere e assicurare la salute delle persone, intesa come dimensione bio-psico-sociale, accompagnato chi era più
vulnerabile, e supportato il Paese sviluppando misure di prevenzione in un’ottica di One Health. Siamo rimasti uniti, come lo siamo oggi per celebrare INSIEME questa giornata, perché riteniamo che sostenere, nella sua interezza e complessità, il nostro Sistema salute e garantire il nostro Servizio sanitario provinciale sia possibile solo con un impegno costante, competente, multidisciplinare e sinergico. È così che si garantisce il diritto alla salute, un diritto fondamentale che appartiene all’individuo e alla comunità, che richiama il diritto a vivere in un ambiente salubre. Questo diritto è reso possibile dai professionisti sanitari e socio-sanitari che, grazie alle proprie competenze, lo calano nella realtà, rendendo possibile la vita sociale e civile del Paese e del nostro Trentino.

Siamo ora qui per onorare la memoria di chi non c’è più e a condividere una giornata particolare, che celebra un diritto costituzionale, quello della salute, che trae fondamento giuridico dall’articolo 3 della Costituzione, dove ai cittadini si riconosce pari dignità. Il nostro Servizio sanitario nazionale nasce con connotati di universalità, equità e uguaglianza: principi presenti nei nostri Codici deontologici, ai quali noi professionisti ci atteniamo.

Le colleghe e i colleghi delle professioni sanitarie e socio-sanitarie sono tutori della dignità e della salute dell’individuo, proprio perché presenti attivamente nei momenti più delicati che ognuno di noi si trova ad affrontare nei percorsi di malattia. È questo il nostro ruolo in un’organizzazione complessa come quella socio-sanitaria: assicurare le competenze e garantire i diritti, come ci chiede la cittadinanza. I cittadini ci riconoscono come figure competenti, vicine ai loro bisogni e affidabili all’interno del sistema sociale.

Oggi è il giorno del “grazie” per il lavoro quotidiano delle nostre colleghe e dei nostri colleghi, che non si è mai fermato, prima, durante e dopo l’ondata pandemica. È anche il giorno del “ricordo” di chi, nelle prime fasi della lotta al Covid-19, ha messo il bene comune e la salute pubblica davanti al proprio interesse personale, talvolta
sacrificando la propria vita. La parola “ricordo” non è un mero esercizio mnemonico, ma qualcosa che ancora “ci tocca”, che “richiama al cuore”.

Dobbiamo continuare a onorare le radici della parola professione, che ci accomuna. Questo significa riconoscere la scienza e il metodo scientifico come fondamento del nostro agire, dichiarare i nostri limiti perché siamo esseri umani, e denunciare apertamente ciò che non va, impegnandoci a fornire alla politica anche proposte e
soluzioni di miglioramento.

Un altro passaggio fondamentale, che dobbiamo affrontare, è il coinvolgimento delle professioni sanitarie, a tutti i livelli, nelle decisioni. Non si tratta solo di ascoltare i pareri dei professionisti dopo che le scelte sono già state fatte, ma di integrarli fin dalle fasi iniziali del processo decisionale. È essenziale che le competenze dei professionisti sanitari e socio sanitari siano ascoltate e integrate in modo attivo, così da garantire un approccio più completo e rispondente alle reali necessità della comunità.

Le professioni sanitarie, quindi, non sono solo un supporto tecnico, ma un contributo attivo alla salute globale. Gli infermieri, medici, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, farmacisti, veterinari e altri professionisti sono fondamentali per fornire una visione globale delle problematiche sanitarie e socio sanitarie rispondendo così ai bisogni reali dei cittadini, delle loro famiglie e della comunità. La salute deve essere considerata come un obiettivo condiviso tra professionisti e cittadini, con un’attenzione particolare alla prevenzione, all’educazione alla salute, e
alla responsabilizzazione dei cittadini.

In un mondo in cui la salute è vista come un diritto universale, dobbiamo lavorareinsieme, come sistema integrato e collaborativo, per garantire che ogni persona possa accedere alla salute, come sancito dalla nostra Costituzione. Il nostro impegno quotidiano è proprio quello di rendere la salute accessibile, responsabile e condivisa tra tutti, a partire dal diritto di ognuno di prendersi cura di sé, con il supporto di un sistema sanitario che sia sempre pronto a rispondere alle sfide che ci si pongono.

L’impegno delle Istituzione deve esprimersi nella responsabilità di investire con lungimiranza nel sistema salute trentino, in particolare nel suo patrimonio inestimabile, il capitale umano delle professioni sanitarie attraverso
azioni concrete per riconoscere e dare loro il valore che meritano.

La salute dei cittadini, oggi come sempre, è un ideale, una speranza e un lavoro da compiere. Lo abbiamo dimostrato e lo dimostriamo ogni giorno con il nostro impegno, lo spirito e la volontà di mantenere la promessa di salute universale che la Costituzione ci impone di realizzare. INSIEME».