Cronaca
domenica 18 Agosto, 2024
di Davide Orsato
Una chiamata nella notte. «Papà, qui le cose si mettono male, viene a prendermi». Isuf Berisa non ha esitato: è andato in soccorso del figlio, vent’anni che, nel giorno di Ferragosto, stava «facendo serata» sul lago di Caldonazzo. Poche ore dopo è morto, per quello che è sembrato essere un infarto nella sua casa di Piedicastello, a Trento. In mezzo c’è stato il coinvolgimento, contro la sua volontà, in una rissa scoppiata tra alcuni giovani della comunità rom a Valcanover, sulla sponda perginese del lago. Tutto il resto è da chiarire: ed è la famiglia a chiedere, ora, che si facciano delle indagini per accertare tutte le responsabilità. Il dato di fatto, tragico quanto brutale, è che scomparso, a 51 anni, un padre di famiglia, con cinque figli.
La vicenda, risale per l’appunto a una manciata di giorni fa, nella notte tra giovedì e venerdì: quella dopo la festa dell’Assunta. Un’occasione, per tanti, di un momento conviviale insieme. Quel gruppo di ragazzi, che si conoscono benissimo, si era dato appuntamento in un noto locale della zona, «da Ciolda». Nella notte, quando il ristorante era oramai chiuso, all’esterno è scoppiata una rissa, causata, si racconta, da qualche parola di troppo. La situazione si è fatta pesante e qualcuno, tra i presenti ha cominciato a temere per la propria incolumità o di poter avere conseguenze sotto il profilo penale. Tra questi, il figlio ventenne di Berisa che ha chiesto al padre di venirlo a prendere e di riportarlo a casa. Era circa l’una di notte. Ma quando il genitore è arrivato, è successo l’imprevisto. Gli animi si sono ulteriormente surriscaldati, forse il 51enne ha cercato di dividere qualcuno dei litiganti, che conosceva essendoci nel gruppo anche qualche suo nipote.
Fatto sta che, a quanto risulta ai familiari, l’uomo sarebbe stato colpito da alcuni colpi. Dopo un po’ il gruppo si è dileguato: nessuno ha chiamato i carabinieri anche se i militari della compagnia di Borgo Valsugana hanno comunque appreso dell’accaduto, su segnalazione di qualche residente. Sono state le volanti della polizia di Stato, a intervenire, qualche ora dopo, in città. Sono state chiamate assieme all’ambulanza quando, nel cuore della notte, Isuf Berisa si è sentito male. Nonostante l’intervento rapido dei soccorsi, per lui non c’è stato nulla da fare: è stato dichiarato morto poco dopo.
Gli agenti hanno raccolto le testimonianze della famiglia, informando l’autorità giudiziaria. Berisa, originario del Kosovo, viveva a Trento da molti anni. Nel corso della sua vita ha svolto diversi lavori, in particolare per conto di ditte di pulizia. Il suo corpo è stato portato nelle celle mortuarie dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è escluso che possa essere disposta l’autopsia per fare luce sulle cause del decesso.