Le novità
giovedì 25 Luglio, 2024
di Redazione
Centosei sì, sessantotto no e un astenuto: con questi voti c’è il via libera del Senato al decreto «salva casa» approvato in via definitiva mercoledì 24 luglio. Ora si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per far sì che diventi legge. La Camera lo ha già approvato. A promuovere questo provvedimento è stato il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Da lunedì 29 luglio le sanatorie previste diventeranno operative. Tra le norme approvate ci sono l’agibilità di sottotetti, micro appartamenti (da 20 metri quadrati), oltre che soffitti con un’altezza minima di 2,40 metri. Tra le novità c’è anche quella che riguarda il cambio destinazione d’uso, che sarà più semplice da ottenere. Inoltre, la sanatoria di piccoli interventi realizzati fino al 24 maggio e con scostamenti autorizzati fino al 6 per cento è passata. Per i lavori di edilizia libera non serviranno autorizzazioni o titoli abilitativi, nel caso rientrano le vetrate e le pergole bioclimatiche. Sul termine massimo di proroga per la rimozione o la demolizione di interventi abusivi a opera del Comune, invece, il tempo è stato quasi triplicato, passando da 90 a 240 giorni. Tra le cause valutate, anche quelle relative alla salute.
Uno sblocca opere
Il decreto tocca moltissime situazioni, in primo caso l’esclusione delle norme per regolarizzare i grattacieli di Milano, rimaste fuori dal decreto già durante la discussione alla Camera; tra le altre, è stata inclusa una norma «sblocca incompiute che consente ai Comuni di utilizzare una parte delle entrate derivanti dalle regolarizzazioni per il completamento o la demolizione di opere incompiute sui territori: i Comuni avranno i fondi per rigenerare il tessuto urbano».
Edilizia libera
Per quanto riguarda il concetto di edilizia libera, quindi senza permessi, sarà possibile realizzare interventi di manutenzione ordinaria, installazione di pompe di calore fino a 12 kw, eliminazione delle barriere architettoniche.
Altezze e superfici
I monolocali di 20 metri quadri saranno considerati abitabili, scendendo di 8 unità, con la clausola, che l’appartamento sia abitato da una sola persona. Il minimo per due persone scende a 28 metri quadri dai 38 precedenti. Ridotta anche l’altezza minima consentita: dagli attuali 2 metri e 70 ai 2 metri e 40 centimetri. Igiene e rapporto tra superficie vetrata e superficie di pavimento dovranno essere rispettati senza eccezioni.
Abitabilità e sottotetti
Novità interessanti anche per i sottotetti, che potranno essere resi abitabili più facilmente. Basterà infatti rispettare le procedure previste dalle leggi regionali, anche quando l’intervento non consenta di rispettare le distanze minime tra gli edifici e dai confini per recuperarli.
Occorrerà però dimostrare che siano stati rispettati i limiti di distanza vigenti all’epoca della realizzazione dell’edificio.
Difformità edilizia
Il provvedimento, inoltre, prevede maggiore tolleranza sulle difformità edilizie. Il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari che sono state realizzate entro il 24 maggio 2024, non saranno considerate come violazioni edilizie se non superano il 6% per abitazioni fino a 60 metri quadrati. Per superfici maggiori, da 60 a 100 metri, è del 5%, al 4% tra 100 e 300 metri, al 3% tra i 300 e i 500 metri quadrati, al 2% per le superfici superiori.
L’autonomia delle parti
Un’altra novità è quella del principio dell’autonomia delle parti comuni rispetto alle proprietà esclusive. Se le prime presentano difformità edilizie, lo stato legittimo delle seconde, la possibilità di effettuare modifiche e riqualificazione degli spazi, non viene toccato.
Abusi minori
Stop alla doppia conforme per gli abusi minori che sono stati fatti in parziale difformità rispetto a quanto previsto dalle autorizzazioni edilizie. Per il nuovo provvedimento, questi interventi non avranno problemi se rispettano la disciplina urbanistica vigente al momento della domanda e la disciplina edilizia in vigore quando l’abuso è stato compiuto. Confermate le vecchie regole, invece, per gli abusi gravi.
Opposizioni contrarie: «l’ennesimo condono»
Dalle opposizioni c’è contrarietà netta sul salva casa, perché lo considerano «l’ennesimo condono».