la polemica

mercoledì 22 Gennaio, 2025

Sanità in difficoltà, l’Apss risponde a Cia: «Calcoli sbagliati. Il saldo del personale è positivo»

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Secondo il report dell'Azienda sanitaria negli ultimi sei anni sono stati assunti a tempo indeterminato 61 medici e 282 infermieri a integrazione dell’organico

L’azienda sanitaria del Trentino non ci sta e risponde a tono al consigliere provinciale Claudio Cia che in conferenza stampa, questa mattina, ha presentato dei dati allarmanti sulla situazione nel settore della sanità che vedono 1.200 professionisti andarsene in meno di cinque anni. In difficoltà è soprattutto il pronto soccorso

L’Apss però precisa: «Una quota di cessazioni volontarie nel mondo sanitario è del tutto fisiologica, dal momento che i professionisti (medici e non) provengono da tutta Italia e, pertanto, non è infrequente che vi siano scelte di riavvicinamento alla residenza ove se ne presenti l’occasione o che, per ragioni eminentemente professionali, ci si muova sul territorio nazionale».

E continua, spiegando che «i dati forniti dagli uffici al consigliere Cia, non possono essere sommati algebricamente» perché non tengono conto di alcune anomalie ad esempio i casi che vengono considerati come «dimissioni volontarie» anche quando riguardano dipendenti, assunti a tempo determinato, che vengono assunti a tempo indeterminato in seguito a un concorso. E quindi «se il dato sui pensionamenti è da leggersi per intero ai fini di verificare il saldo attivo-negativo, il dato sui cessati va corretto sottraendo al valore generale coloro che hanno avuto una conversione del posto (da tempo determinato a tempo indeterminato)».

Secondo l’Apss, quindi, la situazione sarebbe molto diversa: «Confrontando le cessazioni di tempi indeterminati (a qualsiasi titolo) con le nuove assunzioni a tempo indeterminato, i saldi sugli ultimi sei anni sono positivi (+ 61 medici e +282 infermieri)».

E identifica un periodo di massima crescita che «è stato il 2020 (coincidente con il periodo Covid), compensato da un dato in diminuzione a cavallo 2022-2023 (ove la situazione si è riassestata nel post Covid) e che il trend sul lungo periodo è costantemente positivo con una media annua di + 47 infermieri e+ 10 medici».

L’Apss è comunque cosciente che «rimangono tuttora situazioni problematiche, quali la difficoltà di attrarre e trattenere di medici di pronto soccorso o la difficoltà di trattenere professionisti sui territori di valle (come nei casi delle radiologie o delle pediatrie)». Temi caldi e da risolvere «su cui Assessorato e Apss sono impegnati quotidianamente, anche con investimenti economici previsti nell’ultima legge finanziaria».