la tragedia a napoli
martedì 23 Luglio, 2024
di Sara Alouani
Una vera e propria corsa contro il tempo quella iniziata la notte scorsa quando un ballatoio nella Vela Celeste di Scampia è improvvisamente crollato causando due morti e 13 feriti gravissimi. Tra questi anche due bambine di 7 e 4 anni che ora si trovano in rianimazione nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
«Dobbiamo aspettare almeno 72 ore per capire gli esiti di questo brutto incidente in cui sono state coinvolte. Le prossime ore saranno determinanti per capire l’evoluzione clinica che ad oggi non si può assolutamente prospettare» ha spiegato Daniela Schiavone, direttore medico del reparto.
Le due bimbe, spiega la dottoressa Schiavone, «sono rimaste schiacciate e hanno riportato un trauma cranico da schiacciamento molto grave, sono arrivate con fratture del cranio diffuse multiple che hanno portato poi a un edema cerebrale. Si è dovuto agire immediatamente in nottata nella sala operatoria di neurochirurgia dove hanno subito gli interventi necessari per decomprimere e assicurare una sopravvivenza».
Tra i feriti più gravi anche una 25enne è ricoverata al Cardarelli in rianimazione e due donne di 53 e 35 anni che, però, non sarebbero in fin di vita.
La ricostruzione dell’incidente
Attorno alle 22.30 di ieri, alcuni riferiscono di un boato, un’esplosione, all’interno dello stabile che ha fatto crollare il ballatoio del terzo piano. Poi, in un tragico effetto domino, sono crollati i piani sottostanti, intrappolando le persone sotto le macerie. La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta sulle cause del crollo. Il reato ipotizzato è omicidio e disastro colposo. Secondo alcuni testimoni, infatti, il crollo del ballatoio sarebbe avvenuto durante un litigio tra due nuclei familiari. L’ipotesi, ancora da confermare, è che il peso delle persone concentrato in un unto specifico del ballatoio abbia contribuito a far crollare la struttura, già pericolante.
Almeno 300 persone potranno rientrare
Tra le buone notizia c’è anche la possibilità per 300 sfollati di rientrare nelle proprie abitazioni già a partire da sta sera. «Circa 66 alloggi possono essere resi già disponibili, mentre 31 sono totalmente inagibili» ha riferito il prefetto di Napoli, Michele di Bari. Mentre sono circa 500 le persone che, al momento, non possono rientrare.
L'inchiesta
di Tommaso Di Giannantonio
L'incidente a San Martino di Castrozza, il padovano di 7 anni è ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il piccolo era sul mezzo in uso alla Polizia insieme all’amico del papà