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martedì 9 Maggio, 2023

Schiaffo a Putin: «Il 9 maggio festa d’Europa». Ira di Mosca dove è alta l’allerta per il Giorno della Vittoria

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Il presidente Zelensky ha annunciato l'istituzione di una giornata dedicata al supporto ricevuto dai Paesi dell'Unione durante l'invasione dell'Ucraina

L’allerta è massima a Mosca per la tradizionale parata del Giorno della Vittoria, in cui, come ogni 9 maggio, i russi commemorano la vittoria dell’Urss nella seconda guerra mondiale. A ridimensionare i festeggiamenti di oggi è la paura di attacchi. «Quando abbiamo a che fare con uno Stato di fatto sponsor del terrorismo, è meglio prendere delle precauzioni», ha fatto sapere il portavoce del Cremlino Peskov, assicurando che tutte le misure di sicurezza sono state prese. Mosca dovrà però rinunciare alla sfilata in piazza Rossa del ‘Reggimento Immortale’, quello in cui si sfilano gli eredi dei veterani della Grande Guerra Patriottica con i ricordi dei loro cari ‘eroi’. «Oggi il nostro dovere morale è quello di mantenere sacre le tradizioni di amicizia e assistenza reciproca lasciate in eredità dai nostri padri e nonni, di non permettere la distorsione della verità storica sulla Grande guerra patriottica, né di giustificare i nazisti, i loro complici e gli attuali eredi ideologici», è il messaggio rivolto da Putin ai Paesi vicini a Mosca che celebreranno la ricorrenza.

Tra loro, fino ad oggi, vi era anche l’Ucraina, che però si è sfilata per istituire il 9 maggio una nuova festa, quella dell’Europa. «Ogni anno, a partire da domani, onoreremo la nostra unità storica: l’unità di tutti gli europei che hanno distrutto il nazismo e sconfiggeranno il razzismo», ha annunciato Zelensky, «sarà la Giornata dell’Europa, che ha sostenuto gli ucraini durante i nove anni di aggressione russa e i 439 giorni di invasione su larga scala». La decisione ha suscitato l’ira di Mosca. «Siamo convinti che in realtà ci siano molte persone in Ucraina per le quali questo è ancora un giorno sacro», ha ribattuto Peskov. «Un traditore. Questo è Zelensky. La nuova incarnazione di Giuda nel XXI secolo», ha rincarato la portavoce del ministero degli Esteri Zakharova. L’annuncio è stato invece ben accolto dall’Ue e proprio oggi Von der Leyen sarà a Kiev per ribadire il sostegno dell’Europa all’Ucraina.
Intanto a Bruxelles si lavora a un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia che, secondo le rivelazioni del Financial Times, includerebbero misure anche contro 7 società cinesi, colpevoli di aver sostenuto la macchina da guerra russa. Pechino ha reagito invitando l’Ue a «non prendere la strada sbagliata, altrimenti la Cina proteggerà sicuramente con fermezza i suoi legittimi diritti e interessi».