L'indagine

mercoledì 16 Ottobre, 2024

Scontrini fantasma, evasi 3 milioni di euro: nel mirino due bazar cinesi

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Il blitz della Guardia di Finanza a Tione e Trento. Sequestrate una villa, due auto e conti per 1,2 milioni di euro

Gli scontrini erano regolarmente battuti, ma il registratore di cassa non era collegato all’Agenzia delle Entrate. Ne veniva usato un altro connesso alla rete dell’amministrazione finanziaria solo e soltanto se il cliente pagava con bancomat o carta di credito. Con questo escamotage due attività commerciali, due bazar cinesi del Trentino, sono riusciti a nascondere ricavi ingenti, appunto non dichiarati, per un ammontare di oltre 2,5 milioni di euro. Somma che lievita a 3 milioni circa se si sommano anche i redditi non registrati. E questo stratagemma truffaldino, a quanto emerso, ha funzionato per anni. Addirittura quattro. E chissà per quanto ancora l’impresa e la società che gestivano i due punti vendita pensavano di farla spudoratamente in barba al Fisco.

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