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venerdì 11 Ottobre, 2024

Scoperta incredibile sull’Everest, potrebbero essere stati trovati i resti dell’alpinista Andrew Irvine

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L'alpinista scomparve insieme a George Mallory mentre per primi cercavano di raggiungere la cima dell'Everest nel 1924: il ritrovamento potrebbe risolvere uno dei più grandi misteri dell'alpinismo

Una spedizione del National Geographic sul versante nord dell’Everest ha annunciato di aver trovato, con grande probabilità, alcuni resti di Andrew Irvine, l’alpinista britannico che nel 1924 perse la vita insieme a George Mallory mentre tentavano di essere i primi a scalare la vetta della montagna più alta del mondo. I resti di Mallory furono rinvenuti nel 1999, ma fino ad ora non era stata trovata alcuna traccia di Irvine. Se confermato, questo ritrovamento potrebbe contribuire a risolvere uno dei più grandi enigmi della storia dell’alpinismo: Mallory e Irvine raggiunsero la cima dell’Everest ben 29 anni prima della spedizione di Edmund Hillary, cui è attribuito il primato?

Lo scorso settembre, il documentarista Jimmy Chin, con una troupe del National Geographic, si trovava sul ghiacciaio Rongbuk, situato a nord dell’Everest e precedentemente esplorato da Mallory tre anni prima della fatidica spedizione del 1924. Durante una delle escursioni, il gruppo notò una bombola di ossigeno con la data 1933, probabilmente appartenente a una fallimentare spedizione britannica che tentava di raggiungere la vetta. Durante quella spedizione fu trovata anche una piccozza di Irvine, ma in una posizione molto più alta rispetto al punto in cui Chin e il suo team avrebbero poi rinvenuto la bombola.

Chin aveva ipotizzato che i resti di Irvine potessero trovarsi nell’area e, nei giorni successivi, la spedizione iniziò una ricerca esplorando con attenzione le zone del ghiacciaio soggette a maggior scioglimento. Non sembrava esserci nulla, finché un altro membro della spedizione, Erich Roepke, segnalò di aver trovato qualcosa: un vecchio scarpone, parzialmente sepolto nel ghiaccio, dal quale spuntava una calza di lana con un’etichetta ricamata con il nome «A. C. Irvine». All’interno dello scarpone vi erano i resti di un piede, che saranno utilizzati per una conferma genetica con i discendenti di Irvine, ma secondo Chin vi sono pochi dubbi sull’identità: «Voglio dire, c’è un’etichetta sopra», ha commentato recentemente.

Irvine e Mallory furono avvistati per l’ultima volta l’8 giugno 1924 dal compagno di spedizione Noel Odell, mentre intorno alle 13 risalivano la parte finale del versante nord dell’Everest. Odell doveva incontrarli al campo base per aiutarli nel rientro, ma li attese invano anche il giorno successivo. La spedizione concluse che i due fossero morti nel tentativo di raggiungere la vetta, e la notizia fu comunicata in Inghilterra il 19 giugno. Irvine aveva 22 anni, Mallory 37. La tragedia colpì l’opinione pubblica, che seguiva con grande interesse la conquista dell’Everest.

L’impresa di raggiungere la vetta fu ufficialmente compiuta 29 anni dopo da Edmund Hillary, ma la scomparsa di Mallory e Irvine alimentò speculazioni sulla possibilità che fossero riusciti nell’impresa prima di morire. Il ritrovamento dei loro corpi avrebbe potuto fornire prove decisive, e diverse spedizioni si susseguirono nel tentativo di trovarli, sfidando le estreme condizioni dell’Everest. Il primo maggio 1999, una spedizione trovò un corpo congelato faccia a terra, credendo si trattasse di Irvine. Con sorpresa, però, si scoprì che il corpo era di Mallory, identificato dalle etichette con il suo nome. Mallory morì a causa di una caduta che gli spezzò una gamba, ma non vi erano tracce di Irvine, forse spostato dai movimenti del ghiacciaio o morto in un luogo diverso.

Tra gli oggetti trovati con Mallory vi erano un orologio e un altimetro, ma non la macchina fotografica che si pensava avesse con sé per immortalare l’arrivo in vetta. Si è ipotizzato che fosse Irvine a possederla, e questo ha mantenuto vivo l’interesse nel ritrovamento del suo corpo. Se la macchina fotografica venisse recuperata e le immagini sviluppate, potrebbe rivelarsi che Mallory e Irvine raggiunsero effettivamente la cima prima di Hillary.

Oltre a risolvere questo mistero storico, il ritrovamento dei resti di Irvine rappresenterebbe un momento di grande importanza per i suoi discendenti, che sperano ancora oggi di poter ricostruire i suoi ultimi istanti di vita. Per proteggere il luogo del ritrovamento dallo sfruttamento, la spedizione del National Geographic non ha rivelato la posizione esatta dello scarpone. Essendo gli unici a conoscere il luogo preciso, Chin e il suo team hanno l’opportunità di condurre ulteriori ricerche, cercando ciò che resta del corpo di Irvine, quasi un secolo dopo la sua tragica morte sull’Everest.