Anno nuovo
martedì 3 Settembre, 2024
di Massimo Furlani
Cambiano i criteri di ammissione ai nidi d’infanzia di Trento. Ad annunciare le novità, in vista del prossimo anno educativo 2025-2026, è stata la vicesindaca Elisabetta Bozzarelli, assessora con delega alle politiche per l’infanzia. Ieri mattina – proprio nel giorno in cui i 24 nidi della città hanno aperto le porte a 1.141 bimbi da 0 a 3 anni, a cui si aggiungeranno entro il mese di settembre i 29 bambini iscritti al nido Interporto – la giunta comunale ha adottato un provvedimento ad hoc. Nello specifico, sono state apportate tre modifiche. La più rilevante riguarda il passaggio anticipato alla scuola dell’infanzia. A partire da settembre 2025 ci sarà l’obbligo, per i bambini che compiono i 3 anni di età nei mesi di febbraio e marzo, di passare alla scuola successiva già al rientro dalle vacanze natalizie, naturalmente solo in caso di disponibilità di posti. «È una modifica che abbiamo voluto chiamare “di solidarietà” fra le famiglie — ha spiegato Bozzarelli in conferenza stampa — Negli anni passati accadeva molto spesso che le famiglie con bambini che compiono tre anni entro marzo decidessero, al rientro dalle vacanze di Natale, di farli passare direttamente alle scuole dell’infanzia, in anticipo rispetto a settembre e in accordo con quelli che sono i requisiti previsti per l’accesso. Questo per via dei vantaggi dal punto di vista tariffario, che oggi ormai non esistono quasi più. Invece oggi ci sono ancora tante famiglie che rimangono in graduatoria». Proprio per andare incontro alle richieste di queste famiglie è stata pensata la modifica. «Secondo una stima che abbiamo fatto — ha detto la vicesindaca — già per l’anno prossimo questo significherà liberare 84 posti nido in corso d’anno. Una cifra importante per rendere i nostri asili sempre più inclusivi». La seconda novità riguarda i punteggi in graduatoria per l’ammissione ai nidi comunali e la risposta a un problema riscontrato dalle famiglie. «Verranno assegnati tre punti in più nel caso in cui la domanda sia presentata per il fratello o la sorella di un bambino già iscritto al nido, e si terranno in considerazione con l’assegnazione di punteggi aggiuntivi anche i casi di iscrizioni contestuali di due fratelli di diverse età — ha riferito Bozzarelli — È successo in diversi casi negli anni scorsi, anche quest’estate, che due fratelli che frequentano il nido nello stesso momento venissero assegnati a due strutture diverse. Questo cambiamento è stato pensato per limitare il problema organizzativo per le famiglie e agevolare il loro inserimento nella stessa struttura, e vale anche per quanto riguarda i nidi part-time». L’ultima modifica, infine, è relativa a un altro parametro della graduatoria, quello della situazione economica, con l’innalzamento del limite massimo dell’indicatore Icef da 0,40 a 0,44. «Il nuovo limite, che sarà oggetto anche di una modifica tariffaria, tiene conto di due aspetti — ha spiegato — L’attuale contesto di alta inflazione, quindi l’intenzione di andare incontro alle necessità del ceto medio, e quelle che sono state le richieste delle organizzazioni sindacali in fase di predisposizione del bilancio 2024-2026».
Tre novità, quindi, pensate per «snellire» una graduatoria che ancora oggi conta in attesa oltre 100 famiglie, anche se filtra ottimismo per l’attuale situazione nei nidi cittadini. «Queste modifiche vanno in continuità con quello che è il lavoro che abbiamo svolto in questi anni come Amministrazione — ha concluso Bozzarelli — I nuovi termini saranno validi per l’iscrizione al prossimo anno educativo, perché vogliamo assicurarci di comunicarli efficacemente e farli conoscere alla famiglie. C’è comunque grande soddisfazione per il lavoro svolto finora. Se a maggio con la stesura della graduatoria c’erano ancora moltissimi posti mancanti, oggi che parte il nuovo anno educativo siamo riusciti a sfoltirla molto bene. Ci sono 128 famiglie che non hanno ancora ricevuto il loro posto, ma tutte loro hanno ricevuto almeno una proposta. Sono anche state informate della disponibilità al nuovo nido nella zona dell’Interporto, dove c’è ancora spazio per 9 bambini».
istruzione
di Redazione
Novità sui criteri per la formazione delle classi (il massimo di alunni per classe passa da 25 a 23) e possibilità per le scuole primarie di trasformare fino a due ore opzionali in curricolari