sabato 2 Settembre, 2023
di Ambra Visentin
I bambini della scuola d’infanzia «Piccolo Principe» di Cristo Re, avranno una sorpresa al prossimo rientro a scuola. All’esterno, nel lotto condiviso anche con il nido «Orsetto Pandi», un’area di circa 200 metri quadrati è stata recintata per la necessità di effettuare ulteriori analisi sul suolo.
Durante la campagna d’indagine, preliminare ai lavori per la ricostruzione del nido (un intervento attuato nell’ambito del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza) uno dei prelievi effettuati in un punto ha rilevato la presenza di alcune sostanze in quantità maggiori rispetto ai valori di riferimento. Si tratterebbe di sostanze che possono avere rilevanza sanitaria «solo per ingestione». In particolare è emersa una potenziale contaminazione da idrocarburi leggeri. «Si tratta di verifiche fatte su tutta la superficie della particella edilizia – spiega Isabella Weber, Dirigente del servizio edilizia pubblica del Comune di Trento – I prelievi sono stati fatti sul “topsoil”, i 30 centimetri di strato superficiale del terreno, per assicurarci che tutto fosse regolare».
In seguito a quanto emerso, martedì 29 agosto sono stati effettuati altri 3 prelievi, in contraddittorio con Appa, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. I risultati sono attesi entro le prossime tre settimane.
A seguito degli incontri con l’Agenzia, è stato deciso di adottare misure precauzionali, ovvero la delimitazione dell’area da esaminare tramite recinzione, per consentire l’utilizzo degli spazi esterni della scuola, in attesa dell’espletamento delle eventuali procedure di caratterizzazione e bonifica. «Dobbiamo capire se (la contaminazione, ndr) è stata una cosa occasionale, causata ad esempio dalla perdita di un tagliaerba», dice la dirigente. E In merito alla riduzione dell’area gioco precisa: «Metà dell’area delimitata non fa parte della zona gioco dei bambini, in quanto area esterna alla zona cucina dell’istituto».
Tutto tranquillo? «L’Azienda sanitaria ha espresso parere favorevole alla regolare riapertura della scuola», dice Weber.
«Non abbiamo evidenziato problemi sanitari – conferma Maria Grazia Zuccali, direttrice dell’Unità operativa di igiene e sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione dell’Apss». L’attenzione è però d’obbligo, considerato che non è la prima volta che nel terreno a Trento Nord, anche al di fuori delle zone inquinate ex Sloi ed ex Carbochimica, vengono rinvenute, sebbene in piccole concentrazioni, sostanze potenzialmente pericolose per la salute.
Nel frattempo il Comune ha deliberato sul progetto preliminare degli allestimenti e le sistemazioni esterne al nido Orsetto Pandi, mettendo a disposizione 250 mila euro. Il termine della ristrutturazione dell’edificio è fissato al 2026.