La storia
mercoledì 22 Maggio, 2024
di Elisa Egidio
«I matematici hanno vinto la guerra» ricorda una citazione all’inizio del film «A beautiful mind» in cui si racconta la storia del matematico Premio Nobel John Nash. Un’impresa altrettanto temeraria, ma dagli effetti meno drastici, l’hanno compiuta Eleonora Toccoli e Maria Tosetti Guerra, nuove promesse trentine della matematica. Le due studentesse della 5H del liceo Da Vinci di Trento sono state selezionate tra 80 studenti di tutta Italia per partecipare alla prima edizione del Certamen nazionale di fisica e matematica. Organizzato dal liceo Leonardo Da Vinci di Maglie, in collaborazione con l’Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn), con il patrocinio della Regione Puglia, Università del Salento, Provincia di Lecce e Comune di Maglie, il concorso ha l’obiettivo di riconoscere il merito scolastico e valorizzare l’eccellenza nell’area fisico-matematica degli studenti delle superiori. Il 6 maggio le due ragazze, uniche partecipanti del Trentino, hanno sostenuto la prova a Lecce, accompagnate dalla professoressa di fisica e matematica Sara Armani. Per conoscere i vincitori si dovrà attendere la premiazione del 12 giugno. Ai primi tre classificati un premio di 1000, 800 e 500 euro. Per superare la selezione bisogna aver conseguito negli ultimi due anni una media di almeno 9/10 in matematica, fisica e scienze naturali e di 8/10 nelle altre discipline. Il risultato ottenuto da Eleonora e Maria è motivo d’orgoglio per il Da Vinci e per tutto il sistema scolastico trentino, che si riconferma un’eccellenza a livello nazionale, soprattutto nell’ambito delle cosiddette “scienze dure”. Elevata la presenza femminile tra i concorrenti, contro il luogo comune, alimentato da una certa filmografia, che i “geni ribelli” e le “belle menti” siano tutti maschi. Un’avventura cominciata grazie alla docente Armani, che ha creduto nelle capacità delle due ragazze. «Non ero molto convinta di andare, perché credevo fosse troppo per me. Poi la prof mi ha convinta» ammette Eleonora. La domanda di candidatura è stata accolta ad aprile. Una notizia che ha innescato nelle due compagne di classe un turbinìo di emozioni, in un anno già difficile tra esami di maturità e scelte importanti. «Ero contenta, però avevo un po’ di paura, la prova era di livello molto alto» rivela Maria. Il test, nettamente superiore al livello di una seconda prova di maturità, ha dato filo da torcere perfino a due menti brillanti che si destreggiano con disinvoltura tra funzioni, equazioni e radicali. Oggetto di verifica, un problema a scelta di fisica o matematica e altri quesiti sul programma del triennio. «La prova era più difficile di quello che mi aspettavo», confessa Eleonora. «Il livello era molto alto anche negli altri esercizi». Ignota, fino al grande giorno, la tipologia degli esercizi: il contest era alla prima edizione. «Non sapevamo cosa aspettarci» dice Eleonora. Fondamentali le lezioni della professoressa Armani, che trasmette la passione per la matematica, ma anche l’importanza del duro lavoro. Matematici dunque si nasce o si diventa? «Conta l’allenamento, fare esercizi e studiare» ha detto Maria. «L’interesse gioca un ruolo fondamentale» conferma Eleonora. Proiettate verso l’esame di maturità, le due matematiche in erba sognano in grande. Eleonora, che ha appena superato l’esame della patente, proverà il test di medicina. Maria è stata ammessa alla Facoltà di Informatica a Trento. La strada, dopo essere entrate nel pantheon dei magnifici 80, è un po’ più in discesa. «Sono contenta di aver partecipato, non mi aspetto nessun risultato» ha detto Maria. «Un’esperienza positiva e stimolante. Essere stata selezionata mi ha fatto sentire orgogliosa di me stessa», condivide Eleonora.