l'inchiesta
sabato 24 Febbraio, 2024
di Tommaso Di Giannantonio
L’onda lunga della denatalità travolge ancora il mondo della scuola. Alla primaria (cioè le elementari) le iscrizioni al primo anno crollano del 5,1%: 238 in meno rispetto all’anno precedente. Il calo delle nascite si fa sentire anche alla scuola secondaria di primo grado (le medie): gli alunni scendono del 2,1%, cioè 115 in meno. Scaduto il termine per la presentazione delle domande (fissato al 10 febbraio), ieri mattina, durante la conferenza stampa della giunta provinciale, sono stati forniti tutti i dati sulle iscrizioni all’anno scolastico 2024-2025. Alla scuola secondaria di secondo grado (le superiori) si registra una disaffezione per il classico e il linguistico, mentre riscontrano successo il musicale, lo scienze umane e lo scientifico. In generale i licei (+2,5%) battono gli istituti tecnici (-0,5%). Lieve aumento di iscritti alla formazione professionale (+1,2%). Complessivamente i nuovi studenti, di ogni ordine e grado, ammontano a 15.409, in calo dell’1,7% (280 in meno).
L’effetto denatalità
I dati delle nuove iscrizioni alla scuola dell’infanzia sono ancora in corso di elaborazione. «Ma i numeri si mantengono costanti, si registra un lievissimo calo», ha fatto sapere l’assessora all’istruzione Francesca Gerosa. Il totale degli iscritti si dovrebbe mantenere quindi intorno ai 12.400 bimbi.
L’onda della denatalità supera l’infanzia e si abbatte sulla primaria. I nuovi iscritti ammontano a 4.372, in diminuzione appunto del 5,1%. Uno dei cali più marcati degli ultimi anni. Nell’anno scolastico 2017-2018 si era registrata una flessione del 5,5% con 5.162 iscritti al primo anno, seguita poi da un calo progressivo (-1,8%, -0,2%, -4,3%, -2,6%, -1,1% e
-1,5%). Ed ora il trend di riduzione delle nascite comincia a farsi sentire anche alla scuola secondaria di primo grado: gli iscritti al primo anno passano da 5.348 a 5.233 (-2,1%).
La sfida tra licei e tecnici
È ancora presto per gli effetti della denatalità sulla scuola secondaria di secondo grado. Le iscrizioni aumentano dell’1,2%: 4.707 alunni al primo anno, 59 in più. I licei vincono la sfida contro gli istituti tecnici. Crescono infatti del 2,5%: i neo liceali saranno 2.764, 70 in più rispetto all’anno precedente. Gli istituti tecnici, invece, perdono 11 studenti (-0,5%): da 1.954 a 1.943.
Quasi tre studenti su cinque scelgono i licei (il 59%), gli altri due si iscrivono ai tecnici (41%).
Trionfa il liceo musicale
Guardando invece la sfida interna ai licei, si aggiudica la vittoria il liceo musicale e coreutico con un balzo del 14%, equivalente a 8 iscritti in più (da 57 a 65). Segue il liceo delle scienze umane (666 iscritti, +12,6%) e infine sul terzo gradino del podio troviamo il liceo scientifico, che rimane comunque il più scelto dagli studenti con 1.248 iscrizioni (+3%).
Tutti gli altri licei subiscono un calo di studenti. Fa peggio di tutti il classico, con un calo del 14,1% (da 163 a 140 iscritti al primo anno). Non fa più breccia il linguistico, che registra una flessione del 5,4% (367 alunni). Il liceo artistico scende del 2,1% (278 alunni).
Istituti tecnici, regnano i servizi
Tra gli istituti tecnici esce vincitore il professionale per il settore dei servizi con un incremento del 39,4%: da 61 a 85 iscritti. Cresce di un solo studente l’istituto tecnico per il settore economico: da 825 a 826 (+0,1%). Mentre registra una flessione l’istituto tecnico per il settore tecnologico: da 1.068 a 1.032 (-3,3%).
Su la formazione professionale
Lieve aumento, infine, per la formazione professionale, che vede 14 nuovi iscritti al primo anno: da 1.083 a 1.097 (+1,2%). I settori in crescita sono quelli dei servizi (+1,6%) e dell’industria e artigianato (+1,4%). Mentre è in calo il settore dell’agricoltura e ambiente (-3,3%).
Domande da 24mila genitori
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, il sistema di iscrizioni online sviluppato da Trentino Digitale, disponibile dall’8 gennaio al 10 febbraio 2024, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, è stato utilizzato da circa 24mila genitori. Solo lo 0,8% degli utenti ha richiesto assistenza al numero dedicato. In media, nell’intero periodo, sono state gestite dalle 300 alle 600 domande al giorno. L’ultima domanda è stata trasmessa il 10 febbraio, alle 19.59.
i numeri
di Tommaso di Giannantonio
I dati gennaio-ottobre forniti dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss). La direttrice: «Tumore alla mammella, 16 giorni di attesa per i casi gravi»