istruzione

martedì 18 Giugno, 2024

Scuola, Rovereto sigla un accordo con l’Albania: gli studenti potranno ottenere il diploma di Oss alle Barelli

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Una collaborazione internazionale che permetterà agli alunni di origine albanese di sopperire alla carenza operatori per il settore dell’assistenza agli anziani

È stato approvato dalla giunta provinciale un accordo stipulato fra l’Opera Armida Barelli e la Scuola professionale San Giuseppe Lavoratore di Reeschen, in Albania, che rilascia un diploma di maturità professionale nel settore del servizio agli anziani. Il progetto che permette a studenti e studentesse albanesi di poter fare un tirocinio in Italia e accedere all’esame per il diploma in Oss italiano è partito in realtà già nel 2019. «Un primo accordo con la scuola di Reeschen – spiega Bernardo Zanoner, dirigente dell’Opera Armida Barelli di Rovereto – che è una scuola nel nord dell’Albania prevalentemente maschile, lo abbiamo avviato nell’ambito della cooperazione internazionale quando ci proposero di fare da loro partner in un progetto europeo che permettesse loro di avviare il corso di Oss. Ad oggi sono partite cinque classi e la scuola è riuscita quindi ad aprirsi anche alla partecipazione femminile. In questi anni abbiamo favorito la formazione dei loro docenti, loro sono venuti a visitare i nostri laboratori e con loro abbiamo avviato un percorso per il riconoscimento del profilo di Oss da parte del sistema sanitario albanese». Una collaborazione sfociata oggi nella possibilità per i giovani albanesi di arrivare anche al diploma italiano e per il territorio provinciale di accogliere lavoratori formati in un settore dove la carenza di operatori è ancora pesante. «C’è un grandissimo bisogno di queste figure – racconta Zanoner – finché c’erano molte persone che si iscrivevano ai nostri percorsi venivano completamente assorbiti dal mondo del lavoro. È una delle tipologie di concorso nelle quali la richiesta dei candidati è minore dei posti messi a concorso. Negli ultimi anni abbiamo registrato un ulteriore calo degli iscritti, e quindi le difficoltà a reperire questi profili sono aumentate. Tutti i tentativi di portare anche persone dall’estero possono aiutarci a rispondere alle nostre esigenze». Per ora il progetto coinvolge una manciata di giovani studenti, ma la speranza per il futuro è che i numeri aumentino. «Sebbene gli operatori che in questi anni hanno conseguito l’attestato di qualifica Oss sul territorio provinciale siano stati oltre 7.000 – commenta l’assessore provinciale alla sanità Mario Tonina, sottolineando la necessità di reperire nuove figure – il fabbisogno continua ad essere elevato soprattutto presso le Apsp, nonché nell’ambito socio assistenziale e dei servizi al domicilio delle persone. E, in prospettiva, questo fabbisogno è destinato ad aumentare in seguito all’invecchiamento della popolazione e all’aumento della multimorbilità e della cronicità». L’opera Armida Barelli nasce nel Dopoguerra per dare risposta all’esigenza di formazione femminile, una mission che anche in questo progetto trova concretezza. «Noi siamo partiti in una logica di persone che si preoccupano di formare ed educare i giovani sottolinea il dirigente Zanoner – poi la scelta che potranno fare di trasferirsi è loro e libera, certamente possiamo dire che stiamo investendo sul futuro». Per venire incontro alla crescente richiesta di formazione di Oss, la programmazione provinciale ha previsto l’erogazione di corsi a ciclo continuo presso gli enti formativi autorizzati, ovvero Azienda provinciale per i servizi sanitari e Opera Armida Barelli. Inoltre da anni sono attive misure volte a facilitare la partecipazione della formazione come articolazioni orarie differenziate, nel rispetto del monte ore e attivazioni di sedi periferiche, oltre a permettere, in casi specifici, il conseguimento dell’attestato di qualifica in tempi più rapidi, attraverso il riconoscimento di crediti formativi da parte degli organi didattici del corso, o attraverso la frequenza di percorsi formativi ridotti.