Trento

venerdì 4 Ottobre, 2024

Scuola Schmid, la replica del Comune: «Nessun problema di sicurezza a causa degli inquinanti»

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Palazzo Thun rassicura: «La situazione non è stata sottovalutata. Il tipo di sostanze? La Carbochimica non c'entra»

Il Comune rassicura sull’inquinamento alle scuola Schmid: non è stata mai sottovalutata la contaminazione nell’area scolastica e, in accordo con le autorità ambientali e sanitarie, si è provveduto nei tempi più rapidi possibili sia a fare le opportune indagini, sia ad adottare le necessarie contromisure per garantire la massima sicurezza agli alunni e al personale. Anche le famiglie dei bambini che frequentano la scuola sono state informate tempestivamente della situazione durante una riunione lo scorso 9 settembre.

La tesi di Palazzo Thun, basata sul rapporto dell’ingegnera Martina Ferrai trasmesso alla scuola il 20 settembre e reso noto ora (Il T di ieri), è che l’origine della contaminazione sia nell’impiego alla metà del ‘900 di materiali di riporto per rialzare l’intera zona rispetto al piano di campagna originario. Infatti analoghe contaminazioni sono state rilevate sul sito del Campo Coni e nella vicina area della scuola dell’infanzia e dell’asilo Piccolo Principe. Con una precisazione rilevante: nessuno degli idrocarburi policiclici aromatici che più tipicamente caratterizzano l’inquinamento del sito di Trento nord è stato rilevato con concentrazioni superiori ai valori limite. Quindi la Carbochimica non c’entra con quest’area.

Dal rapporto, come abbiamo riportato ieri, emerge che vi sono diverse sostanze che superano i valori limite di sicurezza in alcuni dei campioni di top soil, lo strato del terreno tra zero e trenta centimetri, prelevati per l’analisi il 9 luglio e il 22 agosto. Alcune, come il piombo, lo zinco, il tallio, non c’entrano con Trento nord e possono derivare dal materiale di riporto. Alcuni idrocarburi tipici dell’area ex Carbochimica, come Naftalene, Fluorene, Antracene, sono sotto le soglie limite in tutte le rilevazioni. Altri idrocarburi policiclici aromatici, come Benzo(a)antracene, Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, superano i valori di rischio in alcuni campioni. Derivano dall’ex Carbochimica? Non è detto. Tuttavia, nelle analisi che si stanno conducendo per la bonifica delle rogge, oltre a benzene e naftalene superano i limiti anche quel tipo di sostanze, come Benzo(a)antracene, Benzo(a)pirene e Benzo(k)fluorantene nel 2022. «Nella bonifica delle rogge continuiamo a trovare idrocarburi policiclici aromatici che in tutti questi decenni il dilavamento le acque hanno trascinato verso valle – spiega il dirigente provinciale responsabile della bonifica Mauro Groff – è una famiglia di sostanze che si trova ogni qual volta si trovano idrocarburi». Le operazioni dietro la Lidl sono finite: «La roggia in quella zona è bonificata». Ora i lavori si sono spostati lungo via Lavisotto. «Morchie catramose non ne stiamo trovando più, la ferrovia deve aver fatto da barriera. Gli altri inquinanti continuiamo a trovarli».

Sulla scuola Schmid il Comune precisa: «Già dall’inizio dell’anno scolastico, in accordo con Appa e con l’Azienda sanitaria, le zone contaminate del giardino sono state o recintate oppure isolate con uno strato di rivestimento». Come dice la relazione, si tratta di una «contaminazione storica e non suggestiva di particolari evoluzioni» e «tutte le sostanze finora rinvenute non comportano volatilizzazione indoor e outdoor» ma presentano rischi solo in caso di «ingestione e contatto dermico». In ogni caso «sono in previsione nel corso dell’autunno il piano della caratterizzazione e, a seguire, l’analisi di rischio sanitario ambientale sito specifica necessari per poi procedere alla bonifica del terreno».