Istruzione
domenica 20 Agosto, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
I posti ci sono, ma mancano i docenti titolati. A settembre in Trentino ci saranno 518 cattedre libere nella scuola, ma «riusciremo a coprirne solo la metà perché i concorsi non hanno dato gli esiti sperati», spiega Francesca Mussino, dirigente del Servizio per il reclutamento e la gestione del personale del Dipartimento istruzione della Provincia. I posti vacanti saranno riservati alle supplenze. Per rimediare a questo vulnus «contiamo di fare tre nuovi concorsi in primavera», spiega la dirigente provinciale. Italiano, matematica, sostegno e scienze sono le aree disciplinari più carenti di docenti.
Le cattedre di ogni ordine e grado
Manca poco meno di un mese alla riapertura delle scuole. Le attività didattiche riprenderanno lunedì 11 settembre. Per il nuovo anno scolastico la Provincia ha quantificato 518 posti destinabili ad assunzioni a tempo indeterminato del personale docente della scuola a carattere statale. Si tratta del fabbisogno teorico che spetterebbe a tutte le scuole trentine, in base anche ai pensionamenti previsti. In questo caso parliamo dei posti interi, cioè a orario completo. Non vengono quindi considerati i cosiddetti spezzoni, ossia le cattedre a orario parziale.
Nella scuola primaria (elementare) sono disponibili potenzialmente 87 cattedre: 26 di sostegno (compresa Casa Serena), 33 posti comune (compresa istruzione adulti e ospedale ed esclusa la Scuola ladina), 14 posti di inglese e altri 14 posti di tedesco.
Passando alla scuola secondaria di primo grado (media), si registra un fabbisogno di 168 cattedre: 32 di sostegno, 12 di arte e immagine, 34 di italiano, storia e geografia, 49 di matematica e scienze, 3 di musica, 17 di scienze motorie, 2 di tecnologia, 5 di inglese, 13 di tedesco e 1 di strumento musicale (violino).
Infine, per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado (superiore), si arriva a 263 posti. Le discipline di cui sente maggiormente bisogno sono scienze e tecnologie informatiche (27 cattedre), scienze naturali, chimiche e biologiche (26 cattedre) e scienze motorie e sportive (20 cattedre).
«I concorsi non sono andati bene»
La Provincia provvede alle assunzioni attingendo dalle proprie graduatorie, quelle del concorso e quelle per titoli, ma «purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di coprire tutti i posti perché i concorsi non sono andati bene — spiega la dirigente del Servizio per il reclutamento — Rispetto al fabbisogno teorico siamo riusciti a coprire circa la metà delle cattedre perché i concorsi non hanno dato gli esiti sperati. Ci troviamo un po’ in difficoltà. Riproveremo l’anno prossimo con nuovi concorsi sperando che vada meglio e che si riesca a dare una risposta significativa al fabbisogno delle scuole». Le cattedre vacanti saranno assegnate ai supplenti tramite il sistema di chiamata unica. «Le classi di concorso più critiche — aggiunge Mussino — sono lettere alle medie, matematica e sostegno».
«In primavera tre nuovi concorsi»
Ora l’obiettivo della Provincia è quello di bandire nuovi concorsi per aumentare il numero di assunzioni a tempo indeterminato e cercare di colmare quel gap. «Entro la primavera — spiega la dirigente — vorremmo fare tre concorsi: uno per la scuola primaria, per tutte e quattro le tipologie di posto; uno per i posti di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado; uno per intercettare le classi di concorso più carenti nella scuola secondaria di primo e secondo grado».
La situazione in Italia
A livello nazionale il ministero dell’Istruzione ha autorizzato circa 51mila assunzioni su 81mila cattedre libere. Le altre 30mila restano vuote per carenza di docenti titolati.