La tragedia

martedì 5 Settembre, 2023

Seduta in un fabbricato: così è morta Maria Teresa Marconi

di

La donna era scomparsa il 25 agosto. Era in via monte Baldo

L’hanno trovata poco lontana da dove era stata segnalata poche ore dopo la scomparsa, il 25 agosto. Seduta, all’interno di un piccolo fabbricato che serve come deposito per i rifiuti. Chissà da quanto tempo era lì. Probabilmente dal giorno stesso della sparizione. I dettagli non si sapranno mai. Non ci sarà l’autopsia sul corpo di Maria Teresa Marconi, 76 anni (ne avrebbe compiuti 77 sabato): la donna che si cercava a Trento e a dintorni da quasi dieci giorni. Era finita all’interno della sottostazione elettrica di via Monte Baldo, l’impianto che serve la ferrovia. A notare il corpo senza vita, un tecnico di Rfi, che ha ispezionato l’area per un normale controllo di routine. A seguito del ritrovamento, sono state allertate le forze dell’ordine. Per competenza, sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria. La questura ha poi mobilitato la polizia scientifica per i controlli di rito. Anche se si è pensato subito che, per una questione di età la persona all’interno della recinzione potesse essere Maria Teresa Marconi, il corpo non era immediatamente riconoscibile. Sono stati i familiari, una volta contattati a dire che sì, era lei, grazie ai gioielli e ai vestiti, tra cui la vestaglia a fantasia floreale, il principale dettaglio che era stato divulgato e che aveva portato a una serie di segnalazioni. Tante si sono rivelate false speranze. Ma qualcuna era fondata. Soprattutto uno dei primi avvistamenti, che parlava di via Al Desert, nelle vicinanze del centro di protonterapia. Poche centinaia di metri più in là. Tutti indizi che portano a pensare che il corpo si trovasse lì da giorni, probabilmente già da poche ore dopo la sparizione. La procura, dopo aver ricevuto la segnalazione ha raccolto le informazioni del caso, dando il nulla osta per il funerale. La salma è stata così restituita ai familiari. Non saranno note le cause della morte, ma è certo che sia avvenuti per cause naturali. La 76enne può avere avuto un malore, o sofferto per il caldo, l’assenza di acqua o di cibo. Più difficile, invece, capire come Maria Teresa Marconi sia finita all’interno della sottostazione elettrica. Nelle vicinanze del punto in cui è stato rinvenuto il corpo, c’è un cancello: viene aperto di tanto in tanto per le attività dei tecnici. È possibile che l’anziana sia entrata in quel frangente, per poi trovarsi incapace di uscire e, quindi, cercando riparo nella primo posto coperto. Maria Teresa Marconi aveva diverse patologie e, per questo motivo, era assistita da una badante. Era sfuggita alla vista in pieno giorno, in zona Bolghera. Le ricerche si sono protratte per giorni, impiegando i corpi dei vigili del fuoco volontari di Cologna, Villazzano e Gardolo, oltre ai pompieri permanenti di Trento. Nessun risultato. Per un po’ si era temuto che la 76enne avesse preso un autobus o una corriera di linea extraurbana, con destinazione ignota. Si trovava, in realtà molto più vicina, impossibilitata a chiedere aiuto.