Congresso
domenica 28 Gennaio, 2024
di Simone Casciano
Il congresso della Lega annunciato dal direttivo regionale del partito e in calendario per il 24 marzo sarà un confronto vero. La proposta di candidatura unitaria del commissario uscente Diego Binelli (nella foto con Fugatti) ha infatti dovuto fare i conti fin da subito con la voglia di dibattito e democrazia interna nel Carroccio in Trentino.
A stretto giro, dopo l’annuncio del congresso, è arrivata infatti la messa a disposizione di un altro nome di peso del partito: l’ex assessore provinciale e già segretario Mirko Bisesti (nella foto sotto). «Il congresso è stato deciso a livello federale in queste tempistiche – spiega Bisesti – Ora è doveroso fare dei ragionamenti, però dico che voglio mettermi a disposizione. Un congresso deve essere un momento di dibattito, è naturale che si sia una dialettica». La volontà di Bisesti di essere della partita per la segreteria è stata accolta favorevolmente anche dal principale indicato per il ruolo: il commissario uscente, ed ex deputato, Diego Binelli. «Io lavorerò sempre per tenere unito il partito – dice il commissario – Detto questo la Lega del Trentino è una grande famiglia unita, più candidature non la spaccherebbero di sicuro. Se non si riuscirà a convergere su un nome a fine marzo i 230 militanti si esprimeranno sui candidati, ma il mio obiettivo è quello di arrivare ad una candidatura unitaria».
Confronto interno
Candidatura unitaria che però, secondo molti, deve essere il punto di arrivo dopo un confronto interno nel partito. La pensa così l’ex consigliere provinciale e segretario della sezione di Trento, Devid Moranduzzo. «Credo sia giusto che dopo anni di commissariamento si vada a congresso – commenta Moranduzzo – La mia speranza rimane quella di arrivare a una candidatura unitaria, perché questo storicamente è stato il modus operandi della Lega. Meglio tendere all’unitarietà e evitare competizioni che possano far sorgere incrinature nel partito». Unitarietà che però non deve significare assenza di democrazia interna e di dibattito. «La candidatura unitaria deve essere il punto di arrivo, frutto di confronto vivo all’interno del partito». In questo senso Moranduzzo accoglie con favore la messa a disposizione di Bisesti. «Siamo uniti da una profonda amicizia, ma non è questo il punto – spiega Moranduzzo – Trovo positivo che ci siano più persone capaci in gioco. Come segretario della sezione di Trento, che tra un anno avrà le elezioni, trovo che sia un’opportunità significativa quella di potersi confrontare con entrambi per comprendere quali sono gli obiettivi e le linee programmatiche con cui raggiungerli su Trento, ma anche su Lavis e sulla Valle dei Laghi». Sui due nomi, Moranduzzo non si sbilancia. «Bisesti è stato un bravo segretario e Binelli ha lavorato bene quando è toccato a lui. L’obiettivo della Lega deve essere quello di rimanere il primo partito del centrodestra in Trentino e tornare a esserlo a Trento dove alle provinciali Fratelli d’Italia ci ha sorpassati di poco. Voglio capire quali sono le loro idee per fare questo».
Le sezioni del partito sono il punto focale anche secondo Gianluca Cavada, segretario di quella di Fiemme e Fassa. «Il nuovo segretario dovrà avere un rapporto diretto con le sezioni – specifica Cavada – Sono da sempre uno dei punti di forza del nostro partito. Attive con i gazebo e con tante altre manifestazioni, sempre presenti sul territorio». Anche secondo Cavada è positivo se ai nastri di partenza della corsa al congresso si presenta più di un candidato. «Bene che ci siano Bisesti e Binelli, ma potrebbe aggiungersi anche qualcun altro». Chi? Altri nomi non se ne fanno. «Mi confronterò con tutti – Conclude Cavada – Al futuro segretario chiederò garanzie di un maggior coinvolgimento di tutte le sezioni nell’indicare la linea del partito». Dare ai militanti la possibilità di esprimersi deve essere una priorità secondo Denis Paoli. «È un bene che si vada a congresso – dice l’ex consigliere provinciale – Perché così si dà ai militanti la possibilità di esprimersi sulla gestione del partito. In questo senso se ci sono più candidature è un bene». Il congresso non eleggerà solo il segretario, ma anche i componenti del direttivo e i 15 delegati che parteciperanno al congresso federale. «Punto a far parte del direttivo – annuncia Moranduzzo – Ero già stato membro durante le segreterie di Fugatti e Bisesti e penso sia importante che Trento abbia una rappresentanza».
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