Pinzolo

sabato 13 Luglio, 2024

«Sembra una rondine»: quando Giovanni Paolo II venne a sciare in Adamello. Una mostra lo ricorda dopo 40 anni

Nel 1984 il Papa arrivò al rifugio Caduti alle Lobbie, c'era anche Pertini. L'allestimento nella chiesa di San Vigilio

«Quando scia sembra una rondine»: questo il commento che l’altro ospite eccezionale dell’Adamello di quella lontana estate di quarant’anni fa, il presidente più amato di sempre – l’iconica pipa in bocca –  riservò al più carismatico e sportivo dei papi. È stata aperta oggi, nella chiesa di San Vigilio a Pinzolo, intitolata proprio come le parole del presidente ex partigiano, la mostra dedicata a Giovanni Paolo II, il Papa che il 16 e 17 luglio del 1984 arrivò al rifugio Caduti dell’Adamello alle Lobbie, sul ghiacciaio dell’Adamello, e si fermò a sciare per un paio di giorni.  Il primo giorno, il 16 luglio, con il Papa c’era anche l’allor  presidente della Repubblica Pertini, che aveva accettato di buon grado l’invito che qualche giorno prima lo stesso Papa gli aveva proposto. Pertini rientrò nel tardo pomeriggio a Roma mentre il Pontefice si trattenne anche il giorno seguente.
Alla cerimonia inaugurale erano presenti, tra gli altri, gli assessori provinciali all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni e Simone Marchiori, assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia. Failoni ha portato i saluti dell’intera Giunta provinciale e sottolineato la gratitudine verso chi quarant’anni fa rivolse l’invito al Papa a venire sull’Adamello: «Fu una straordinaria intuizione e ricordiamo anche che vi fu un altro evento nell’evento: l’incontro di Giovanni Paolo II con il presidente forse più amato nella storia della Repubblica italiana, Sandro Pertini. Sarà compito nostro promuovere questa mostra e comunicare a tutti i cittadini della Rendena e dell’intero Trentino questa opportunità, che dimostra come nel nostro territorio non vi sia solo un certo tipo di turismo, ma anche tante storie da raccontare legate alla cultura e questo ne è un esempio».

Era presente, oggi, anche Gianluca Rosa, originario di Spiazzo in Val Rendena, da cui casualmente, quarant’anni fa, scaturì la straordinaria visita. Mentre si trovava a Roma per l’esame di notariato, infatti, quasi per scherzo telefonò e poi scrisse in Vaticano per invitare il Papa a sciare in Val Rendena. L’invito venne preso sul serio e, dopo qualche mese, il Papa raggiunse infatti l’Adamello. Con lui presenti anche il fratello Marco Rosa e Lino Zani, che furono anche i maestri di sci che per due giorni accompagnarono il Papa durante le sue discese sulle nevi dell’Adamello, e l’amico Andrea Cozzio.

La mostra «Quando scia sembra una rondine» ha preso sì spunto da quella straordinaria presenza in alta quota, – ha detto il presidente di Azienda per il Turismo Tullio Serafini – ma vuole essere anche un omaggio ad «un grande papa che ha lasciato un segno importante nella storia della Chiesa e negli equilibri geopolitici dell’Europa». L’esibizione si compone di una serie di installazioni che, con fotografie e documenti dell’epoca, alcuni anche inediti, presentano il papa sciatore e ne tracciano anche il profilo attraverso la testimonianza di monsignor Giulio Viviani, ora parroco di Mezzocorona, che a suo tempo fu per tredici anni cerimoniere di Giovanni Paolo II a Roma.