La sentenza
lunedì 19 Dicembre, 2022
di Redazione
«Non possiamo che rinnovare la nostra fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine – ha dichiarato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti -, punto di riferimento per la tutela della sicurezza di tutti e per fare in modo che in Trentino l’economia e l’amministrazione degli interessi collettivi siano sempre libere da qualsiasi sopruso e infiltrazione del crimine organizzato. Anche la comunità tutta, così come le istituzioni dell’autonomia, sono chiamate a fare la propria parte, per vigilare costantemente e impedire che fatti analoghi e gravissimi, come quelli all’attenzione delle aule giudiziarie in questa vicenda, possano ripetersi». Il presidente della Provincia saluta positivamente la sentenza di oggi (19 dicembre 2022) per uno dei filoni del processo «Perfido», nato dall’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Trentino. Diciotto anni di reclusione complessivi (dieci per uno degli imprenditori e otto per uno degli operai coinvolti) e otto risarcimenti alle parti civili fra cui le istituzioni locali come la Provincia autonoma di Trento (300.000 euro, oltre a 8.000 euro di spese legali) e Comune di Lona Lases (150.000 euro). Questo l’esito del procedimento per i due imputati che hanno scelto il rito abbreviato. «Un ottimo risultato – afferma Fugatti – che premia anche lo sforzo della nostra Avvocatura e che riconosce il danno arrecato all’immagine della nostra comunità».