il video
venerdì 24 Gennaio, 2025
Serbia, migliaia di persone protestano in diverse città dopo il crollo di una tettoia che ha causato 15 morti
di Redazione
I manifestanti accusano il governo del presidente populista Aleksandar Vucic e sostengono che il cedimento della struttura sia stato causato da lavori di ristrutturazione approssimativi, frutto della corruzione
Migliaia di persone si sono radunate nelle strade in varie città della Serbia per uno sciopero guidato dagli studenti che ha tenuto chiuse numerose attività commerciali in tutto il Paese. Diversi i cortei che hanno bloccato il traffico organizzati per commemorare le vittime del crollo di una tettoia alla stazione ferroviaria di Novi Sad, in cui sono morte 15 persone nel mese di novembre. I manifestanti accusano il governo del presidente populista serbo Aleksandar Vucic e sostengono che il cedimento della struttura sia stato causato da lavori di ristrutturazione approssimativi, frutto della corruzione. Vucic ha radunato i suoi sostenitori nella città centrale di Jagodina per una contromanifestazione, il presidente e i media statali accusano gli studenti di lavorare su ordine di servizi segreti stranieri con l’obiettivo di rovesciare le autorità e i manifestanti filogovernativi hanno ripetutamente attaccato i cittadini in protesta.
La testimonianza
L'invasione a Gaza, padre Francesco Patton pessimista: «Israele e Hamas non vogliono la pace»
di Massimo Furlani
Il custode in Terra Santa : «Perché si arrivi a una soluzione pacifica serve una volontà politica, che manca. E il solco dell’odio fra israeliani e palestinesi continua ad approfondirsi»
La guerra dei dazi
Trump, il giorno dei dazi. L'Unione Europea pronta alla ritorsione
di Redazione
Von der Leyen: «Non abbiamo iniziato noi questo scontro, pronti a reagire». Urso: serve cautela, rischiamo di farci male. Tajani: già molte aziende sono crollate in Borsa. Weber (Ppe): dove sono gli amici di Trump?
La guerra dei dazi
Trump, il giorno dei Dazi, in Trentino colpito indotto da 3.000 addetti. Delladio: «Serve una trattativa»
di Francesco Terreri
In ballo 100 milioni di export diretto più quello indiretto. Il presidente di Confindustria: nuova mazzata dopo la crisi tedesca, rischia di penalizzare l’economia globale