Si blocca la ferrovia della Valsugana, 10 mesi di fuoco. Caos in statale: oltre 60mila veicoli giornalieri in transito

Tra pochi giorni la mobilità in Valsugana sarà un caos: lungo l’arteria stradale da Trento a Borgo, si stima un transito di circa 60mila veicoli giornalieri, tra mezzi pesanti e leggeri, ma a questi, a breve, si dovranno aggiungere i bus che verranno messi in circolazione in sostituzione del treno della Valsugana. Infatti, manca sempre meno alla chiusura della ferrovia fra Trento e Borgo Est per i lavori di elettrificazione che inizieranno dal 22 febbraio. Un intervento dal costo enorme, pari a 59 milioni di euro a carico di Rfi. I pendolari e i turisti dovranno fare i conti, almeno fino al prossimo dicembre, con pesanti disagi. Visto che ad aprile si aggiungerà anche la chiusura della galleria dei Crozi, prevista invece per fine aprile. Ci sono dubbi e forti preoccupazioni tra i sindaci della Valsugana. Il primo cittadino di Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer dice fuori dai denti: «Sarà un casino: disagi sicuri. Viabilità nera anche nel centro urbano». Anche il sindaco di Borgo Valsugana, nonché presidente della Comunità di Valle Valsugana e Tesino, Enrico Galvan è netto: «Sarà un periodo difficile. Teniamo informati i cittadini». Positivo, invece, il presidente della Comunità di Valle dell’Alta Valsugana, Andrea Fontanari: «Le dinamiche dei lavori sono chiare: i bus sostitutivi non mancheranno».
I lavori: 10 mesi
I lavori dell’elettrificazione si estendono lungo 44 chilometri di linea. Verranno sistemati pali, linea aerea, due nuove cabine elettriche e abbassato il livello dei binari nelle gallerie per far passare i nuovi treni elettrici. In totale verranno modificate 22 strutture di sovrappasso già esistenti, da Villazzano a Levico Terme. Con l’elettrificazione della linea, infatti, circoleranno nuovi treni elettrici, come il treno Pop recentemente entrato in servizio sulla linea del Brennero. Lungo la tratta elettrificata transiteranno anche quattro treni Blues diesel-elettrici, convertibili in futuro in full elettric, per coprire la parte di tracciato non elettrificata.
«Auto condivise»
Per cercare di limitare i disagi verrà istituito un servizio sostitutivo con bus nel tratto interessato dai lavori. Previste 103 corse di bus al giorno, nelle ore di punta saranno in circolazione fino a quattro autobus contemporaneamente. Una soluzione che il sindaco di Borgo, Galvan commenta: «In questi mesi sarà fondamentale informare i cittadini, fornire i servizi alternativi e dare suggerimenti pratici per evitare ingorghi sulla Ss47». E aggiunge: «Bene il servizio sostitutivo, ma dovremo ascoltare costantemente le esigenze dei pendolari. Non sarà un periodo facile. A chi deciderà di prendere l’auto consiglio di organizzare un sistema di condivisioni di veicoli che tra le altre cose, porterebbe a molti vantaggi: fa risparmiare e contribuisce a diminuire il traffico».
Disagi e nodi per il futuro
In effetti, si preannuncia una «tempesta perfetta» con la ferrovia chiusa e la statale a una corsia. Il sindaco di Pergine, Oss Emer pensa alle ripercussioni sulla viabilità della città: «L’intervento va fatto. Ma i bus sostitutivi si accalcheranno in piazza Venezia. Nelle ore di punta ci sarà un traffico nero nel centro urbano». Il presidente della Comunità di Valle, Fontanari dal canto suo rassicura: «Cercheremo di monitorare le esigenze dei pendolari. Il lavoro rappresenta un passo fondamentale per migliorare le infrastrutture di mobilità, con un forte accento sulla sostenibilità e sul potenziamento del trasporto pubblico. È il futuro».