La tragedia

venerdì 9 Agosto, 2024

Si lancia e si schianta contro una roccia: morto il base jumper Ludovico Vanoli, viveva da anni in Trentino

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Il 41enne lombardo, tra le figure più conosciute nell'ambiente sportivo del Wakeboard, è precipitato da una parete nell'Agordino

Dopo il salto se ne erano perse le tracce, ma alla fine le pur labili speranze sono state interrotte e l’incidente si è concluso nel più semplice, e tragico dei modi, in val Corpassa nel Bellunese.  È morto nella tarda mattinata di oggi Ludovico Vanoli , un base jumper esperto nonché una delle figure più conosciute nel nostro Paese nell’ambiente del Wakeboard. Originario di Montichiari in provincia di Brescia, 41 anni, risiedeva da anni a Madonna di Campiglio. Qui aveva fatto della sua passione un mestiere. Aveva infatti concretizzato la sua passione per lo snowboard. Era diventato maestro della scuola The Garden della Perla delle Dolomiti. La sua morte ha fatto precipitare nello sconcerto l’intera comunità di Madonna di Campiglio. Si è lanciato nel vuoto con la tuta alare. Uno sport che conosceva, di cui era esperto. Questa volta però per lui non c’è stato scampo.

Le ricerche di Vanoli erano durate alcune ore. Dopo il salto, infatti, si erano perse immediatamente le sue tracce. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul posto, dove si trovava il gruppo di lanciatori, e ha effettuato alcune ricognizioni, senza esito. Decollato anche l’elisoccorso dell’Air service center. Sono stati imbarcati tre soccorritori di Agordo.  Attorno alle 13.30 i soccorritori sono riusciti a individuare il corpo, ormai  senza vita, del quarantunenne.

Vanoli lascia la moglie e due figli piccoli. Appassionato di sport estremi aveva aperto una scuola di wakeboard sul Lago d’Iseo nel 2010, arrivando poi ai Wakeparadise di Montichiari nel 2012 e a Milano nel 2015. Era anche tecnico della Nazionale Juniores di Wakeboard della Fisw e maestro di snowboard della The Garden Snowboard School di Madonna di Campiglio. Un territorio al quale era molto legato e dove risiedeva nella stagione estiva, per poi tornare a Milano d’estate.