I salvataggi
sabato 2 Novembre, 2024
di Redazione
Si è concluso poco dopo le 19 un intervento in soccorso di due alpinisti trentini, illesi ma in difficoltà tra il bivacco Eugenio Segalla e la cima del Carè Alto, a una quota di circa 3.200 m.s.l.m.. La chiamata di aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 18.45. I due erano rimasti incrodati in parete, sotto una cresta, su una piccola cengia, senza più riuscire a proseguire in autonomia per raggiungere il bivacco.
La Centrale unica di emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha imbarcato a bordo due tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico, considerata la complessità dell’intervento da svolgersi nel buio della notte. Per alleggerire il peso, l’elicottero ha scaricato l’equipe sanitaria in piazzola per poi salire in quota. I due alpinisti sono stati individuati velocemente grazie alle luci accese e ai visori notturni in dotazione all’equipaggio dell’elisoccorso. Il Tecnico di elisoccorso è stato verricellato in parete, riuscendo a recuperare velocemente entrambi con un verricello a tre. Gli alpinisti sono stati trasferiti in sicurezza a Spiazzo, dove sono stati affidati agli operatori della Stazione Val Rendena – Busa di Tione del Soccorso Alpino.
Subito dopo, lo stesso elicottero si è diretto nel gruppo del Carega, a valle del Boale dei Fondi in Vallarsa, a una quota di circa 1.600 m.s.l.m., per una escursionista infortunatasi alla caviglia sul sentiero per il rifugio Campogrosso. La donna è stata raggiunta, recuperata a bordo dell’elicottero con il compagno di escursione e trasferita all’ospedale di Rovereto. Attivata anche la Stazione Vallagarina del Soccorso Alpino e Speleologico.