cronaca

martedì 26 Marzo, 2024

Si toglie il braccialetto e tenta una rapina. Poi si nasconde per mesi nei boschi: arrestato a Mezzocorona

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L'uomo, assieme alla moglie, aveva tentato un furto in un camper lo scorso 10 dicembre

Nel tardo pomeriggio di ieri, il personale della Squadra Mobile ha arrestato un uomo di origini bresciane, 33 anni, poiché indagato per una tentata rapina avvenuta la sera del 10 dicembre scorso.
L’uomo, di rientro da un viaggio all’estero, assieme alla moglie, aveva tentano di rapinare un camper parcheggiato a Villazzano. Il proprietario del mezzo, notati i ladri, aveva tentato di fermare la donna trattenendola per il cappuccio della giacca, ma il 33enne bresciano è intervento cominciando ad aggredirlo colpendo alla testa con dei pugni, consentendo così la fuga alla moglie.

Pochi attimi dopo, un’autovettura, veniva utilizzata come ariete per scagliarsi dapprima contro il camper e poi contro la vittima che è riuscita a scostarsi, evitando così di essere investito.

Sul posto poco dopo è giunto il personale della Squadra Volante, che a seguito dei primi accertamenti ha identificato l’autrice del tentato furto, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, padovana di origine, di anni 38; è stata condotta presso gli uffici della stazione dove è stata segnalata e indagata in stato di libertà.
La vittima ha riportato una contusione parete toracica e occipito-cervicale con prognosi di guarigione di 4 giorni.
Successivamente, è stato identificato anche l’aggressore, già noto, perché pluripregiudicato, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona e in quel momento agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, rimosso poco dopo i fatti e da quel giorno irreperibile. L’uomo ha tentato di nascondersi per giorni accampandosi in zone boschive cambiando frequentemente posizione al fine di non essere individuato. Oggi però la sua fuga è terminata, quando accerchiato da personale della Squadra Mobile, è stato catturato a Mezzocorona.
Al termine degli atti di rito, l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Spini di Gardolo.

Si tratta di uno della banda dei bancomat che l’anno scorso unitamente ad altri complici, poi tutti arrestati, aveva messo a segno diversi colpi.