L'evento
venerdì 6 Settembre, 2024
di Tommaso Di Giannantonio
«Impareremo a camminare, per mano insieme, a camminare», canta Zucchero in Diamante. Per diventare grandi, però, bisogna lasciare la presa di quella mano e proseguire il cammino da soli, con il rischio, talvolta, di cadere e farsi male. Come aiutare i genitori a riconoscere il confine poroso tra tutela e iperprotettività, autoritarismo e autorevolezza? Di questo ha parlato ieri (giovedì 5 settembre ndr), all’Auditorium Santa Chiara di Trento, il medico e psicoterapeuta di fama nazionale Alberto Pellai nell’evento «Cari genitori e docenti…inizia la scuola: istruzioni per l’uso», rivolto ai docenti degli istituti comprensivi cittadini e ai genitori.
Un’iniziativa che si inserisce in un percorso organizzato in collaborazione con il Comune di Trento e gli psicologi di Ucipem, «per sostenere e affiancare il corpo docenti nel corso della prima elementare», ha ricordato Paola Pasqualin, dirigente dell’istituto comprensivo Trento 5. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, lo psicoterapeuta si è soffermato sulla difficoltà di continuare a credere nella sfida educativa in un momento di grande sgomento per la strage di Paderno Dugnano (nel milanese): il diciassettenne che ha ucciso il fratello, la madre e il padre. «In questi giorni sono stato travolto da messaggi di genitori, dopo quello che è successo nella cronaca e che è entrato potentissimo nelle nostre vite, sentivo fortissimo che avrebbero voluto che rispondessi loro: state tranquilli, a voi non succederà — ha esordito — Eventi di questo tipo devono farci muovere dal territorio della paura a quello del coraggio e della consapevolezza di quanto sia importante avere un’idea forte di adultità, di genitorialità e di fare squadra dentro la comunità educante».
Particolarmente calzante per il ruolo del genitore, secondo Pellai, la metafora dell’allenatore, che non teme di sottoporre i suoi allievi alla fatica, grande alleata della crescita. Emblematica l’esperienza del percorso in salita, che si può percorrere attraverso due strade, una semplice e una difficile: «Il traguardo è lo stesso. Chi arriva alla vetta in seggiovia, arrivato in cima, contemplerà un po’ il panorama, poi svolgerà delle attività che può fare anche a casa sua. Chi ha percorso il sentiero a piedi, ha un senso di conquista e di esperienza». Nemica della crescita è l’ansia: «Se c’è una cosa che non fa bene ai bambini nella fase di crescita è l’adulto ansioso e spaventato, ce lo dice teoria dell’attaccamento di Bowlby. L’adulto spaventato è spaventante», ha chiosato. Questo l’errore che contraddistingue i cosiddetti «genitori elicottero» e «genitori spazzaneve», i primi zelanti nell’incessante supervisione dei figli, i secondi a spazzare via qualsiasi ostacolo intralci il loro cammino. Esemplare invece il modello genitoriale proposto dal cartone animato Piper, dove un volatile introduce gradualmente il suo cucciolo al mondo adulto, esponendolo talvolta a ostacoli che è in grado di affrontare da solo, senza rischi per la sua incolumità. Una scelta che richiede un po’ di coraggio, sia ai bambini che agli adulti. «I genitori devono generare nella crescita una combinazione tra protezione e esplorazione», e dare al bambino, dopo le radici che lo fanno sentire sicuro, anche le ali per spiccare il volo. Infine, da rivalutare, nel mondo della realtà virtuale e dell’iperconnessione, «il ruolo della noia, una dimensione preziosa per la crescita».
i numeri del 2023
di Redazione
Questa mattina il seminario organizzato da Trentino School of Management con la Provincia autonoma di Trento e moderato dalla giornalista de «IlT» Marika Damaggio