Il caso

martedì 21 Gennaio, 2025

Sicurezza a Trento, vigilante azzannato da un cane

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Il rapporto sull’attività degli street tutor: risse placate e interventi ogni notte

Una “sperimentazione” positiva e uno strumento efficiente da riproporre già quest’anno. Così è stata descritta l’esperienza degli Street tutor, il servizio messo in campo dal Comune di Trento fra novembre e dicembre 2024 per affiancare la polizia locale e garantire maggiore sicurezza nel centro storico del capoluogo durante le ore serali: «Il bilancio dell’esperienza è sicuramente positivo – spiega il comandante della polizia locale Alberto Adami – Abbiamo ricevuto giudizi e pareri favorevoli sia da parte della cittadinanza che da esercenti e pubblici servizi del centro storico. In totale sono state effettuate 41 serate di servizio dalle 20 alle 2 di notte, con quattro operatori coinvolti». La proposta era stata lanciata dall’Amministrazione attraverso un bando da 20mila euro vinto dal Consorzio Trento Iniziative: «Le zone su cui si è concentrata la sorveglianza sono quelle più note della “movida” in città prosegue Adami – In particolar modo l’area del Duomo, via Santa Maria Maddalena, via Calepina e Largo Carducci. La maggior parte delle serate sono state tranquille, a conferma anche della validità degli Street tutor come deterrenti: principalmente gli operatori sono intervenuti negli orari di chiusura dei locali per aiutare nell’allontanamento degli avventori o invitare a contenere schiamazzi e volume della musica. Sono anche state fermate persone trovate a espletare i propri bisogni fra le vie del centro storico. Parallelamente, in un paio di serate gli Street tutor sono stati presenti anche durante operazioni antidroga guidate dalla polizia locale». Non sono mancati comunque anche dei turni più “movimentati” rispetto ad altri: «Gli episodi più complessi sono stati due nello specifico – conclude il comandante – Il primo la sera di sabato 23 novembre, quando in via Verdi gli Street tutor si sono attivati per placare una lite. Il secondo è invece avvenuto domenica 8 dicembre: verso mezzanotte gli operatori hanno notato una persona che orinava all’angolo della cattedrale di via San Vigilio, lo hanno invitato ad allontanarsi, e questi ha risposto aizzando il suo cane contro di loro, tanto che uno è stato azzannato e portato al pronto soccorso». Vincenzo Circosta, amministratore unico della Homeland Securnet e referente dell’iniziativa nei confronti della polizia locale, chiarisce il ruolo delle persone che hanno svolto il servizio in queste settimane di sperimentazione: «Gli operatori intervenuti come Street tutor sono Asc, cioè addetti a sicurezza e controllo – spiega – Non vanno quindi generalizzati in modo spregiativo come “vigilanti” perché sono figure normate da un decreto legge, che hanno svolto un percorso di formazione e sono inseriti all’interno di un registro della Questura. Questo significa che sono qualificati e sottoposti a un controllo della polizia prima del rilascio della loro autorizzazione». Il costo per il Comune è stato di 20 mila euro. Dato il riscontro positivo, l’Amministrazione sta già lavorando a un rinnovo del bando anche per questo 2025 con le medesime cifre e modalità di partecipazione: «Abbiamo intenzione di andare avanti con questa iniziativa – commenta il sindaco Franco Ianeselli – Non è stato facile “arrivarci”, ma siamo convinti che gli Street tutor siano un modo per assistere la nostra polizia locale. Non parliamo di un’alternativa alle forze dell’ordine ma piuttosto di un sostegno, una presenza che aiuta a vivere la socialità nel centro storico cittadino nel rispetto di tutti e nella maniera corretta. Un valore aggiunto che come Amministrazione abbiamo apprezzato particolarmente è quello “umano” del rapporto che gli operatori hanno instaurato soprattutto con gli esercenti, mettendosi da subito in contatto e a disposizione per aiutarli a risolvere qualsiasi problematica. Non mi stancherò mai di ripetere che ordine pubblico e sicurezza sono competenza esclusiva dello Stato, ma va comunque tenuto presente che ognuno deve fare la propria parte per garantire questi elementi e iniziative di questo tipo vanno in questa direzione».