La questione

martedì 1 Ottobre, 2024

Sicurezza, Trento torna in tv. Ianeselli: «Servizi ad arte»

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Troupe di Rete 4, scoppia la polemica. Fdi: «Schiaffo ai cittadini»

Trento torna su Rete 4. Questa volta non su «Fuori dal coro», il programma di Mario Giordano, ma in un altro talk show in prima serata, «Dritto e Rovescio», condotto da Paolo Del Debbio, che andrà in onda giovedì 3 ottobre. Non si sa quale sarà l’uso che la redazione farà del materiale raccolto, prevalentemente, nella giornata di domenica 29 settembre, ma difficilmente sarà quella che si dice una «buona pubblicità». Di certo la troupe televisiva ha fatto tappa alla chiesa di Sant’Antonio alla Bolghera, finita la settimana scorsa sulle pagine del «T» per la decisione della parrocchia di erigere un muro per evitare lo stazionare, negli spazi di pertinenza della parrocchia, di persone senza fissa dimora. La troupe si è poi recata in via Tommaso Gar, a due passi dal centro storico per documentare altri — si dice —«episodi di degrado segnalati dai cittadini». Una questione che è subito divenuta politica, alla luce di quanto accaduto la scorsa settimana. Il servizio di Fuori dal Coro ha messo insieme una serie di testimonianze, tra cui quella di Paola Pascucci, ristoratrice vittima di un ladro seriale (con cittadinanza, va detto, italiana), presente nelle studio di Cologno Monzese. Le reazioni non si sono fatte attendere, sia da parte della minoranza, che ha attaccato la giunta sul fronte sicurezza, sia dal sindaco Franco Ianeselli, che ha parlato di «servizio montato ad arte con una colonna sonora da film horror». Questa volta non c’è nemmeno stato bisogno di aspettare la messa in onda. Perché la notizia di un nuovo servizio è circolata rapidamente, assieme a quella che sarebbe stato presente alle riprese un consigliere comunale di minoranza, Daniele Demattè di Fratelli d’Italia. Ianeselli ne ha parlato già ieri, 30 settembre, a margine della conferenza stampa del lunedì. «Chi fa opposizione — ha tuonato — deve essere consapevole del danno che sta facendo a questa città nel tentativo di raggranellare qualche voto in più». Un’accusa seguita da un esempio. «Ieri sera — ha proseguito il sindaco — ho ricevuto sui social il messaggio di un signore dal sud Italia in procinto di trasferirsi a Trento con la famiglia per motivi di lavoro, che diceva di aver paura a venire qui dopo aver visto quel programma. Riconoscendo il sacrosanto diritto di informare, il mio appello è a chi “attiva” questo tipo di trasmissioni – prosegue Ianeselli – Ne abbiamo vista una, sappiamo che ce ne sarà un’altra sugli stessi temi, si dice addirittura sia pronto uno “slot” sulle televisioni di Stato per aprire la possibilità di campagna elettorale in vista delle prossime comunali». La replica di Demattè non si è fatta attendere: «Sono disgustato dalle affermazioni di Ianeselli — afferma il consigliere di Fratelli d’Italia — sono uno schiaffo in faccia a tutti quei cittadini che da tempo segnalano episodi preoccupanti in città. L’ultimo risale a sabato: una ragazza è stata inseguita con un coltello in via Suffragio. Non sono io, ma sono queste persone a contattare le troupe dei programmi di Rete 4. E non mi sembra che gli episodi che sono stati denunciati siano invenzione di qualcuno, tutt’altro». Quanto alla sua presenza, Demattè aggiunge: «È vero, sono stato chiamato da un cittadino che ha visto le telecamere e sono andato a vedere quello che stava succedendo. Non ho chiamato io la troupe, né ho rilasciato dichiarazioni. In compenso sono stato notato da un stretto collaboratore del sindaco. Ecco perché è partito il “processo” al sottoscritto».