salute
venerdì 23 Febbraio, 2024
di Redazione
È stato isolato un batterio della famiglia Corynebacteriaceae in un tampone faringeo di una persona residente in Valle di Fiemme. Si tratta di Corynebacterium ulcerans che, nelle infezioni umane, si manifesta comunemente con ulcere cutanee ma in qualche caso con una forma di tonsillite membranosa simile a quella prodotta dalla difterite. Dopo un consulto con l’istituto superiore di sanità Apss si è attivata, in collaborazione con il medico di medicina generale, per monitorare ed effettuare la profilassi dei contatti stretti del caso. La persona ammalata è stata trattata con antibiotico e ha risposto bene alla terapia.
Che cosa è la Simildifterite?
L’infezione si contrae generalmente attraverso il contatto con animali domestici o da allevamento infetti (ma non necessariamente con sintomi evidenti) o consumando latte crudo. Il batterio Corynebacterium ulcerans è uno dei batteri emergenti, responsabile di un aumento di casi che si osserva in tutta Europa. Rientra tra le specie di Corynebacterium che possono produrre la tossina difterica che può provocare danni anche ad altri organi.
Ad oggi la trasmissione interumana non è stata confermata; tuttavia riconoscere clinicamente un caso sospetto e confermarne rapidamente la diagnosi, attraverso analisi microbiologiche e molecolari finalizzate all’identificazione e alla valutazione della presenza della tossina, diventa cruciale per il corretto e tempestivo intervento sia sui pazienti sia sui contatti.
Si raccomanda a tutti gli adulti di effettuare un richiamo della vaccinazione difterite-tetano-pertosse (dTp) ogni 10 anni per mantenere gli anticorpi a un livello protettivo.