Aree inquinate
sabato 11 Novembre, 2023
di Francesco Terreri
«Il progetto punta ad analizzare le criticità sanitarie e ambientali dei siti contaminati. Noi faremo approfondimenti sul sito inquinato di Trento nord, sullo stato di salute della popolazione, con esami di carattere epidemiologico e clinico. Terremo conto di tutte le evidenze dai siti contaminati ed eventualmente da aree più ampie». Così Francesco Pizzo, responsabile dell’Unità operativa igiene e sanità pubblica dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari spiega il lavoro che sarà effettuato da Apss, Appa, l’Agenzia per l’ambiente, e Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia nell’ambito del programma «Salute, ambiente, biodiversità e clima», finanziato dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr, e in particolare ai programmi operativi pilota per l’intervento integrato salute-ambiente-clima su 32 siti inquinati di tutta Italia, tra cui le aree ex Sloi e Carbochimica a Trento nord. Il programma è stato finanziato con 49,5 milioni di euro, di cui quasi 900mila euro sono destinati alle analisi su Trento nord. Il programma dura tre anni a partire dal prossimo gennaio 2024. Apss, Appa e Provincia lavoreranno sulle principali criticità sanitarie legate alle aree Sloi e Carbochimica, in particolare sugli eccessi di mortalità dei tumori dello stomaco e del colon retto dei maschi, sugli eccessi di mortalità tra i giovani e sugli eccessi di ricoveri per tumori del colon e per asma, recuperando i dati disponibili, come quelli del rapporto Sentieri dell’Istituto superiore di sanità (Il T del 10 marzo) e procedendo alle azioni di analisi e sorveglianza epidemiologica.
«Il programma di lavoro è in corso di definizione – dice Pizzo – Un punto di inizio importante è il rapporto Sentieri dell’Istituto superiore di sanità. In un certo senso lavoriamo ad un Sentieri 2.0, evoluzione di quel rapporto che ci dà indicazioni sul sito di Trento nord».
«Bisognerà capire la popolazione target – precisa Pizzo – e quali sono le zone che risentono dei siti contaminati, le vie espositive, i monitoraggi biologici». Di recente, a seguito dell’avvio dei lavori sulla circonvallazione ferroviaria, le analisi sugli inquinanti si sono estese ad aree fuori dal sito di interesse nazionale di Trento nord. «Terremo conto di tutte le evidenze sui siti contaminati – afferma Pizzo – Eventualmente di altre aree segnalate dal rapporto Sentieri o da altre analisi».
L'inchiesta
di Tommaso Di Giannantonio
L'incidente a San Martino di Castrozza, il padovano di 7 anni è ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il piccolo era sul mezzo in uso alla Polizia insieme all’amico del papà