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domenica 30 Giugno, 2024

Società partecipate, oltre 4 milioni di euro per i consiglieri di amministrazione. Ecco chi guadagna di più

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Tutti i dati sui compensi degli amministratori degli enti controllati dalla Provincia. Anzelini (Trentino Sviluppo) al top

Tra indennità, deleghe e gettoni di presenza i consiglieri di amministrazione delle società partecipate dalla Provincia percepiscono in totale 4 milioni e 178mila euro. I dati relativi all’anno 2023 sono stati pubblicati ieri sul portale online di Piazza Dante. Sono in corso di acquisizione i compensi del consiglio di amministrazione (cda) della società Autostrada del Brennero, che nel 2022 hanno sfiorato quota 600mila euro. Complessivamente, quindi, si potrebbe arrivare a oltre 4,7 milioni di compensi.
Partiamo dalle società controllate interamente o quasi dalla Provincia. Per quanto riguarda Trentino Sviluppo, società che promuove lo sviluppo economico del territorio, il presidente Sergio Anzelini – prossimo alla nomina di presidente di Itea e amministratore unico di Patrimonio del Trentino – ha percepito 102mila euro annui: 42mila di indennità, 55mila di deleghe e 5mila di gettone di presenza. I compensi legati alle deleghe del presidente sono lievitati di 17mila euro negli ultimi tre anni. Il vicepresidente Albert Ballardini ha incassato in totale poco più di 46mila euro. I consiglieri hanno ricevuto tra i 15.750 e i 16.250 euro, a seconda del gettone di presenza.
Passiamo ora a Trentino Trasporti. Il presidente Diego Salvatore ha percepito complessivamente 81.750 euro nel 2023: 39mila di indennità, 39mila di deleghe e 3.750 di gettone. Un compenso in linea con quello dei due anni precedenti. Il vicepresidente Stefano Dorigotti ha preso 11mila euro, più altri 3.750 di gettone, tanto quanto gli altri consiglieri di amministrazione.
In Itea l’attuale vicepresidente e assessora provinciale Francesca Gerosa, presidente della società di edilizia abitativa fino al 12 settembre scorso, ha guadagnato quasi 47mila euro per gli otto mesi e mezzo di carica: 29.400 di indennità, 14.700 di deleghe e 2.750 di gettone. Il vicepresidente Michele Condini, passato poi alla guida della società il 16 ottobre, ha percepito complessivamente 15.568 euro per il ruolo di vice.
In Trentino Riscossioni il presidente Mauro Caldini ha preso 43mila euro. Mentre in Trentino Digitale il presidente Carlo Delladio è arrivato a quota 80mila euro, metà indennità e metà deleghe.
Capitolo previdenza complementare, dove le partecipazioni sono spartite con la Provincia di Bolzano. La presidente di Pensplan centrum Johanna Vaja ha guadagnato 50mila euro. Il consigliere e amministratore delegato Matteo Migazzi, invece, 85mila euro, di cui 70mila in funzione delle sue deleghe. Per quanto riguarda Euregio Plus, il presidente Alexander Gallmetzer ha incassato 40mila euro tondi tondi, tutti gli altri consiglieri 12mila euro.
Capitolo banche. In Mediocredito Trentino-Alto Adige, di cui le due province autonome di Trento e Bolzano e la Regione hanno in mano il 52,46% delle quote, il presidente Stefano Mengoni ha percepito 84mila euro. Il presidente del comitato esecutivo Paul Gasser 63.500 euro.
In Cassa Centrale Banca, di cui la Provincia detiene una piccola quota, il presidente Giorgio Fracalossi ha visto aumentare la sua indennità da 330 a 350mila euro. In totale nel 2023 ha ricevuto 421mila euro per il suo incarico. Aumento di stipendio anche per il vicepresidente vicario Carlo Antiga, da 71mila a 80mila euro: in totale è arrivato a 151.500 euro nel 2023.