L'attentato

venerdì 10 Marzo, 2023

Sparatoria ad Amburgo: massacro tra i Testimoni di Geova. Sette morti e otto feriti

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Gli inquirenti hanno catalogato l'accaduto come «Amoktat», termine che si usa in tedesco per definire il gesto folle di chi spara nella massa.

Dietro la strage commessa ieri, giovedì 9 marzo, nella chiesa dei testimoni di Geova, ci sarebbe un ex membro della stessa comunità.

È quello che scrive lo Spiegel sull’attentato di ieri sera ad Amburgo dove, stando al bilancio fornito dalla Bild, sono state uccise otto persone e altre sono rimaste ferite durante una celebrazione religiosa del gruppo. Qualcuno ha sparato nella mischia durante una riunione e, secondo la Bild, nel bilancio di questa tragica notte nel quartiere di Altersdorf, altri otto dei presenti nell’edificio in quel momento sono rimasti gravemente feriti e sono stati trasportati in ospedale.

Gli inquirenti hanno catalogato l’accaduto come «Amoktat», termine che si usa in tedesco per definire il gesto folle di chi spara nella massa. E adesso ritengono che il responsabile della strage potrebbe essere fra le vittime: “Ma non abbiamo la certezza al cento per cento, e ci sono verifiche su questo”, ha spiegato ancora il portavoce. «Siamo stati allertati alle 21.15, e poiché eravamo molto vicini all’edificio, siamo arrivati velocemente sul posto», ha detto la polizia nello statement ufficiale. «Gli agenti entrati nella palazzina a tre piani hanno sentito sparare ancora un colpo. E al piano di sopra è stato rinvenuto un uomo, poi deceduto». Non è chiaro che tipo di riunione fosse in corso nella chiesa, dove si tiene una messa due volte alla settimana, proprio nelle ore serali.

Secondo le informazioni dello Spiegel, la persona sospettata avrebbe fra i 30 e i 40 anni, e stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti potrebbe essere morta sul posto. L’esecutore della strage non sarebbe noto come estremista alle forze dell’ordine. L’arma utilizzata sarebbe una pistola. Non è ancora chiaro se fosse detenuta legalmente.

Stando all’Hamburger Abendblatt, sono diciassette le persone rimaste illese ieri sera durante l’attacco nella chiesa dei testimoni di Geova, ad Amburgo. La polizia non ha ancora fornito un bilancio ufficiale.

«Le notizia sugli spari nella chiesa dei testimoni di Geova sono sconvolgenti», ha commentato il sindaco Peter Tschenscher su Twitter, esprimendo «profondo cordoglio per le vittime e per le loro famiglie». «Le forze dell’ordine lavorano intensamente alle indagini”, ha poi assicurato. Anche l’arcivescovado ha espresso il suo cordoglio: “Ad Amburgo più persone sono rimaste vittime di un brutale atto criminale. C’è ancora molto da chiarire. Siamo scioccati. E preghiamo insieme. Il nostro pensiero va a chi è rimasto ferito e a chi è stato strappato alla vita».

«Apprendo con grande tristezza della strage avvenuta ieri sera ad Amburgo. In questa tragica circostanza, esprimo profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e al popolo tedesco». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.