L'intervento
venerdì 8 Settembre, 2023
di Adele Oriana Orlando
È bloccato a una profondità di 1000 metri da sabato 2 settembre, in una grotta in Turchia, lo speleologo statunitense per il quale si è attivata una maxi operazione di recupero e salvataggio internazionale e che vede coinvolti anche cinque tecnici speleologi del Servizio provinciale Trentino. In totale sono quarantesei i tecnici del Soccorso alpino e speleologico italiano arrivati ieri, giovedì 7 settembre, in Turchia.
La prima squadra di otto soccorritori del corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico è partita dall’Italia nella mattinata di mercoledì con l’incarico di collaborare nell’assistenza sanitaria e nel recupero dello speleologo americano. Nel pomeriggio di ieri è entrata in grotta la prima squadra italiana di sei tecnici, compresi un medico e un infermiere, che poche ore fa ha raggiunto lo speleologo statunitense.
Ieri sera è decollato dall’Italia un volo dell’Aeronautica Militare che ha trasportato in Turchia diverse squadre composte da un totale di trentatrè tecnici esperti nella progressione e soccorso in grotte profonde, a supporto dei soccorritori che già stanno operando. Una volta atterrati in loco, l’esercito turco li ha elitrasportati nei pressi dell’ingresso della grotta dove negli scorsi giorni è stato allestito un campo base. Altri cinque tecnici del Cnsas, a bordo di due furgoni contenenti materiale logistico, si sono imbarcati mercoledì sera dal porto di Brindisi alla volta della Grecia, ed è in fase di arrivo al campo base.