gli eventi
venerdì 22 Novembre, 2024
di Jessica Pellegrino
Spettacolo, musica e divertimento.
Sono questi gli elementi che fanno da leitmotiv al finesettimana in Trentino-Alto Adige.
Giuliana De Sio e Valerio Binasco arrivano a Trento, al Teatro Sociale con “Cose che so essere vere (Things I Know to Be True) di Andrew Bovell.
In scena il primo allestimento italiano di questo toccante, divertente e coraggioso dramma che ruota intorno alla storia di una famiglia e di un matrimonio, pubblicato nel 2016 dallo scrittore australiano.
Fino a domenica lo spettacolo, coprodotto dal Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale, dal Teatro Stabile di Bolzano e dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, è dunque protagonista e, per l’occasione, trasforma il palco in una villetta situata nella periferia meridionale di Adelaide, in Australia.
Lì vivono Bob e Fran Price. Quando Rosie, la più giovane dei loro quattro figli, torna rocambolescamente a casa dopo un breve viaggio in giro per l’Europa è certa di far parte di una famiglia solida e inossidabile: ma all’arrivo della ragazza le crepe che silenziosamente si sono insinuate nei rapporti tra i familiari ribaltano ogni certezza. Il testo è una fotografia complessa e acuta dei meccanismi domestici e matrimoniali, che muta continuamente punto di vista attraverso gli occhi di quattro fratelli che lottano per definire sé stessi, al di là dell’amore e delle aspettative dei genitori.
La pièce è in replica venerdì alle 20:30, sabato alle 18 e domenica alle 16. Ad anticipare lo spettacolo di venerdì, alle 17:30, c’è inoltre l’incontro con il cast dello spettacolo coordinato da Francesca Rocchetti della Fondazione Museo storico del Trentino.
Sempre venerdì, alle 20:45 ma al Teatro comunale di Predazzo, Giuseppe Scoditti porta “Paolo Sorrentino vieni ti devo dire una cosa”. Uno spettacolo in cui l’attore racconta ciò che vorrebbe dire oggi a Paolo Sorrentino in merito ad un provino con lui… andato male. «Questo spettacolo – spiega Scoditti – nasce esclusivamente per questo motivo. Il provino, che realmente è accaduto e viene raccontato con esilarante precisione, descrive certo il mondo dello spettacolo, con le sue ossessioni e i suoi paradossi, ma si trasforma gradualmente e felicemente in una storia universale sulla forza dei sogni, sulla difficoltà, soprattutto per le nuove generazioni, di realizzare i propri obiettivi e le proprie ambizioni».
Sabato, alle 20:30, in cartellone al Teatro Cuminetti di Trento c’è invece “Verba Manent. Canto per Ennio De Giorgi”: un appuntamento inserito nelle iniziative legate all’edizione 2024 del Teatro della Meraviglia.
Uno spettacolo di e con Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno che racconta la genialità di Ennio De Giorgi, uno dei più grandi matematici italiani, nato a Lecce l’8 febbraio 1928.
De Giorgi oltre ad essere stato un matematico di fama internazionale, aveva la capacità di sciogliere la complessità di certe teorie con eleganza e semplicità, doti che tutto il mondo accademico gli riconosce tutt’oggi. E poi c’è la sua vita scandita dalla genialità che andava di pari passo con la sua umanità, la sua sincerità e la sua assoluta apertura verso il mondo.
Largo anche alla musica che venerdì, alle 20:30, porta nella Città della Quercia il concerto “Terra e Aria”. Nella Sala Filarmonica di Corso Rosmini è pronta ad esibirsi l’ensemble Windkraft, che raccoglie musicisti viennesi e altoatesini in una delle realtà strumentali più dinamiche in Europa nel settore della musica contemporanea per fiati. Per questo concerto, Windkraft si avvale della collaborazione dei suoi migliori strumentisti ad arco. Ad intonare le suggestive note di Berio, c’è poi la voce calda di Maria Eleonora Caminada mentre l’onere e l’onore di concertare il tutto va a Stefano Ferrario, Konzertmeister dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e direttore d’orchestra. Un’occasione unica per poter godere di un programma che unisce la rielaborazione dei canti popolari di Berio, che suona come un commento alle loro radici espressive, al desiderio di Mahler di superare l’esistenza terrena con la sua Quarta Sinfonia.
Sabato, dalle 20:30, il Teatro Auditorium di Trento ospita invece l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Michele Spotti ed accompagnata al pianoforte da Beatrice Rana.
In programma ci sono la “Pavane pour une infante défunte” e il “Concerto per pianoforte e orchestra in sol maggiore” di Maurice Ravel nonché la “Sinfonia di do” di Georges Bizet.
Si cambia ritmo domenica grazie a Stefano “Cisco” Bellotti e agli ex Modena City Ramblers che animano dalle 21 il Teatro SanbàPolis di Trento con il tour “Riportando tutto a casa 30 anni dopo”. La formazione che affianca Cisco sul palco è composta da Luciano Gaetani, colui che ha dato inizio al progetto artistico MCR, Marco Michelini al violino, da sempre braccio destro musicale di Luciano, Roberto Zeno, storico batterista dei MCR e “Kaba” Cavazzuti, produttore artistico e membro storico dei MCR. Spazio anche ad alcuni compagni di viaggio degli ultimi anni di Cisco come Bruno Bonarrigo al basso, Max Frignani alle chitarre ed Enrico Pasini alla fisarmonica e alla tromba.
Non mancano poi le proposte per i più piccoli che scandiscono le giornate di sabato e domenica. In calendario, sabato alle 17, nell’Aula magna Giulia Ippolito di Cles Elementare Teatro presenta “La luna sull’uomo”. Federico Vivaldi racconta qui la storia di un viaggio senza mappa né bussola, senza barca né marinai: una riflessione timida e fragile sulla forza dei sogni.
Al Teatro San Marco di Trento, domenica, sono invece due le repliche di “La ciambella addormentata nel forno”. Alle 15:30 e alle 17:30 Cinzia Corazzesi e Mirco Sassoli danno vita ad uno spettacolo singolare che, passando per la “cucina” arriva alla vita. Raccontare una storia è infatti un po’ come cucinare: ci vogliono fantasia e passione, esperienza e creatività; ma soprattutto, ci vogliono gli “ingredienti” giusti: cose sane e genuine, perché le storie, come il cibo, sono un alimento essenziale della nostra vita.
Per preparare un dolce “da favola”, il duo utilizza tutta la sua fantasia e ci mette dentro qualcosa che lo rende veramente originale! Con l’ausilio di ingredienti e utensili da cucina, i protagonisti preparano il proprio dolce, immaginando e raccontando una storia ispirata alla fiaba classica de “La Bella Addormentata”, che parte dai racconti che le nonne leggevano ai bambini…
Infine, ci spostiamo a Rovereto dove, nell’ambito del Festival dei Piccoli, la Sala Filarmonica vede risuonare una versione originale di “Pierino e il lupo”. Dalle 17 via libera ad una storia rivisitata che punta ad insegnare le dinamiche della musica d’orchestra. Gli attori, guidati dal pubblico e dalla voce di un narratore per eccellenza – Dario Fo – cercano di riprodurre questa favola musicale per orientarsi fra gatti, papere, lupi, corni e clarinetti. Ma i tre artisti, un po’ clown un po’ comici dell’arte, sono talmente distratti e confusionari che non seguono bene il racconto e provando così a reinventare i personaggi.
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