domenica 3 Novembre, 2024
di Davide Orsato
Il periodo è quello più temuto nel Trentino che vive – anche – di agricoltura: dopo la vendemmia, la raccolta delle mele, statisticamente aumentano anche le razzie nelle abitazioni, approfittando, anche delle ferie che in molti, specie agricoltori, si prendono a cavallo tra ottobre e novembre. Nelle ultime settimane, in particolare dalla metà di ottobre in poi a essere colpiti sono stati i comuni della Rotaliana: sono decine, nel giro di un mese le denunce arrivate nei comuni di Mezzolombardo, San Michele All’Adige (i più colpiti) ma anche Lavis, Mezzocorona, Roverè della Luna. Tant’è che i carabinieri, che hanno intensificato i controlli sul territorio, hanno diffuso un decalogo per prevenire i furti.
Due bande all’opera
Il fenomeno, insomma, viene preso sul serio. Anche perché l’ondata di furti vede una serie di pattern ricorrenti che portano gl investigatori a ipotizzare che all’opera ci siano dei professionisti. Si pensa, in particolare, a due diverse bande di ladri provenienti da fuori provincia. Uno degli ultimi furti ha colpito un cittadino di San Michele che, tornato dalle vacanze si è trovato la casa a soqquadro e la porta scassinata. Tanti danni, tanta confusione e – apparentemente – nessun oggetto rubato. La stessa scena si è verificata anche in altre abitazioni. Perché? L’ipotesi degli investigatori è che i ladri puntino a piccoli oggetti di valore. Se non li trovano, passano altrove. Il danno, però, c’è sempre. A cui si aggiunge la perdita di gioielli e contanti, quando questi vengono trovati.
I consigli
Tra i consigli dei carabinieri c’è quello di
chiudere sempre la porta d’ingresso (meglio se blindata), le finestre e le imposte, anche quando si lascia la casa per breve tempo. Inoltre, anche se sempre più cittadini provvedono, sono molte le abitazioni sprovviste di antifurto, meglio se collegati con le centraline del 112. C’è poi tutta la parte sulla vigilanza di vicinato. Anche laddove non è attiva a livello istituzionale conviene mettersi d’accordo con i vicini per una vigilanza reciproca delle proprie abitazioni. Ma serve anche riservatezza: non vanno mai condivise informazioni sui dispositivi di sicurezza installati o sulla presenza di casseforti all’interno della propria abitazione. Il consiglio si estende ai social network, dove non vanno mai condivise informazioni sulla propria assenza da casa (è probabile che le bande attive in Rotoliana abbiano appreso di qualche lunga vacanza o temporaneo trasferimento anche in questo modo). Oltre all’antifurto, inoltre, può essere d’aiuto un dispositivo di videosorveglianza controllabile anche da remoto tramite smartphone. Per chi abita al piano terra si suggerisce anche di prendere in considerazione l’installazione di grate alle finestre e di vetri antisfondamento. Infine non scadono mai due misure di buon senso: quella di non nascondere mai la chiave d’ingresso nella vicinanza dell’abitazione, in luoghi accessibili (semmai di affidarla a una persona di fiducia e quello di lasciare una luce accesa. È un deterrente che si è visto funzionare.
cronaca
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