Verso le elezioni
mercoledì 5 Aprile, 2023
di Donatello Baldo
Galvanizzato dai risultati elettorali del Friuli Venezia Giulia — dove la lista Fedriga ha ottenuto il 17% dei consensi — l’assessore tecnico Achille Spinelli lancia la lista Fugatti, che il governatore ha affidato a lui e della quale sarà capolista, misurandosi così per la prima volta con l’elettorato trentino: «Un bel risultato quello della lista del presidente Fedriga — afferma — un dato che interessa anche noi».
Proprio perché è ormai certo: la lista del presidente ci sarà anche qui.
«L’idea è quella di creare una lista di persone competenti, che abbiano dimostrato di saper fare, che sappiano portare serietà e valori dentro la politica. Una lista che rappresenti una sorta di equilibrio all’interno della coalizione, di compensazione di valori. Una lista che sicuramente non sarà ideologica, con il solo obiettivo di mettere a disposizione capacità e conoscenze al servizio del Trentino. Una lista, sono convinto, che saprà dare anche una spinta propulsiva alle future politiche della giunta».
Qualche nome dei possibili candidati?
«A breve andremo alla costituzione formale del gruppo di lavoro, con alcune persone che si occuperanno di costruire lista e organizzare la compagna elettorale. Ci sarà più avanti la presentazione ufficiale, e sulla composizione ci stiamo lavorando. Ma senza anticipare nulla posso dire che abbiamo già alcuni soggetti che si sono proposti, e dopo risultati del Friuli Venezia Giulia molte altre persone si avvicineranno».
Ecco, parliamo di questo risultato, che non era affatto scontato. La lista in appoggio a Fedriga ha toccato il 17,77%, arrivando a un soffio da Fratelli d’Italia (18.01), che non è nemmeno il primo partito, con la Lega al 19,02.
«Un bel risultato, è evidente. E il dato interessa anche noi, perché con quel voto è stata premiata la continuità, la serietà della proposta e una squadra che in questi anni in Friuli ha lavorato bene».
In che modo interessa anche noi? Ogni territorio ha le proprie peculiarità, non è detto che qui la Lista Fugatti abbia lo stesso appeal della Lista Fedriga.
«È vero, anche perché a differenza loro, oltre alla pandemia e alla crisi economica ed energetica abbiamo avuto anche Vaia. Le differenze ci sono. Ma anche qui, in questi cinque anni, seppur ci sia stato poco spazio per la programmazione a causa di questi eventi negativi, sono state fatte tante cose. Abbiamo iniziato a lavorare e impostare elementi strutturali che l’elettore ora riconosce. E di cui vorrà vedere continuità, scegliendo proprio chi darà garanzia di proseguire su quanto è stato fin qui impostato».
Amministratori, società civile, ma a che area vi rivolgete? Pescando dentro il centrodestra o cercando di guardare anche altrove?
«Vogliamo rivolgerci all’area moderata, quella che che guarda alle persone più che agli slogan. Sarà quindi una lista poco politica ma piuttosto ragionata, molto di prospettiva. E la gente vuole questo, vuole sapere che la Pubblica amministrazione trentina è la prima in Italia e che possiamo farla diventare la prima in Europa. Obiettivi, risultati, concretezza».
Queste le parole d’ordine?
«Questi i concetti guida, ma il programma sarà via via esposto e affinato anche dai contributi che arriveranno da parte dei candidati».
La lista è dunque di appoggio al presidente Fugatti, nel segno quindi della totale continuità.
«In Friuli Venezia Giulia la continuità è stata premiata, vedremo se sarà così anche in Trentino. Ci si confronterà in campagna elettorale, com’è giusto che sia. Ma se posso, vorrei porre un tema che è trasversale».
Quale?
«Quello dell’affluenza, un tema importante. E qui conta anche il messaggio e cosa si porterà all’attenzione della campagna elettorale. Noi vogliamo concentrarci su messaggi positivi e di fiducia, basandoci sul lavoro e sull’impegno, dove tutti guardano allo stesso obiettivo: il bene del Trentino».
La sua lista dà per scontato che il presidente sia Fugatti, ma Fratelli d’Italia insiste su Francesca Gerosa.
«Ho visto che qualcuno in Fratelli d’Italia propone pure di scegliere il candidato presidente a settembre. Ecco, questo mi sembra fuori da ogni logica, anche perché tutto il resto della coalizione ha già scelto Fugatti».
Ma dalle parti di Fratelli d’Italia insistono…
«Chi insegue polemiche e divisioni non fa certo il bene né della coalizione né del Trentino. E non credo che queste posizioni incontreranno il favore degli elettori».