ATLETICA
domenica 27 Agosto, 2023
di Redazione
Ultima giornata di gare ai Mondiali di atletica di Budapest 2023. Agli sgoccioli della manifestazione sportiva, l’Italia ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi con due squadre azzurre in finale: quella femminile e maschile della staffetta 4×400. Entrambe le formazioni, però, non sono riuscite a spuntarla. Gli uomini hanno chiuso all’ottavo posto, mentre le donne hanno
Sabato 26 agosto, in semifinale, il quartetto maschile della 4X400, composto da Davide Re, Edoardo Scotti, Lorenzo Benati e Alessandro Sibilio, è arrivato terzo in batteria, con un tempo di 3:00.14. Il quartetto femminile della 4X400, composto da Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Alessandra Bonora e Giancarla Trevisan, è arrivato quarto, qualificandosi per la finale e battendo il primato italiano con 3:23.86.
Alle ore 21:37 è scesa in pista la staffetta maschile, in quarta corsia, con una novità amara. Il fuoriclasse Alessandro Sibilio, che in ultima frazione aveva dato il massimo, dopo alcuni accertamenti ecografici della mattinata è stato costretto a saltare la finale. Il team di sanitari gli ha sconsigliato per precauzione di correre in gara. Al suo posto, ha messo le scarpe chiodate Riccardo Meli. Scotti, Meli, Benati e Re l’ordine ufficiale della staffetta. Purtroppo gli azzurri non sono riusciti a spiccare. E con 3:01:23 i quattro hanno chiuso all’ultimo posto la finale, arrivando settimi a seguito della squalifica del Botswana.
Anche per la staffetta femminile sono cambiate le forze in gioco. Con le azzurre non ha corso Ayomide Folorunso. A sostituirla Anna Polinari. Prima Mangione, seconda Polinari, Bonora in terza e Trevisan in quarta. Alle 21:50 sono partite. Ma nonostante l’ottima performance la squadra ha chiuso al settimo posto.
Due settimi posti delle 4×400 arrivano dopo il super argento della 4X100 di sabato 26 agosto. Oggi il team Rigali, Patta, Jacobs, Tortu è stato premiato sul secondo gradino del podio. La medaglia d’oro è andata al quartetto degli statunitensi.
L’Italia chiude così con il tredicesimo posto nel medagliere un campionato del mondo positivo, in cui tutte le staffette azzurre – maschili e femminili – hanno centrato la finale.