Carisolo

martedì 17 Settembre, 2024

Stalkera la ex, aggredisce in gruppo il nuovo fidanzato e non rispetta i domiciliari: 18enne in carcere

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In barba alla misura che gravava sulla sua testa, il giovane aveva anche iniziato una nuova relazione sentimentale

È stato accompagnato nel carcere di Spini di Gardolo nella mattinata di sabato 14 settembre, il giovane di Carisolo, neo maggiorenne, che a luglio era finito agli arresti domiciliari dopo aver perseguitato l’ex fidanzata e aggredito in branco il nuovo compagno di lei. A dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari sono stati i carabinieri della stazione di Carisolo, insieme a quelli di Tione di Trento e Madonna di Campiglio. Il 18enne era agli arresti domiciliari perché ritenuto responsabile dei reati di rapina aggravata e atti persecutori. Dopo la fine della relazione, il giovane, non accettando l’epilogo della sua storia, ha iniziato a perseguitare la ragazza e il suo nuovo fidanzato minorenne, seguendo la coppia ovunque e appostandosi fino a tarda notte sotto le loro rispettive abitazioni. Insieme ad altri ragazzi, appartenenti al suo gruppo, il 18enne ha aggredito il minore rivale in amore ogni volta che lo incontrava per strada, facendo nascere in lui uno stato di ansia tale da cambiare le proprie abitudini di vita. In un’occasione il minore, dopo essere stato aggredito dal “gruppo” con calci e pugni, era stato costretto a consegnare loro il suo telefono cellulare, un Iphone 12 mini e aveva riportato alcune ferite. Per questi fatti il 18enne era già stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Oltre all’assoluto divieto di uscire di casa, il 18enne non doveva contatti con persone estranee al proprio nucleo familiare. Gli accertamenti effettuati in questi due mesi dai militari, su delega della Procura della Repubblica del tribunale di Trento, hanno fatto emergere che il ragazzo ha mantenuto i contatti telefonici con il suo “gruppo” di amici e a vedere a più riprese una nuova ragazza con la quale nel frattempo aveva iniziato una relazione sentimentale. Alla luce di tali risultanze, il Gip del tribunale di Trento, informato sui fatti, ha deciso di emettere un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare in essere, misura.