Match alla Il T Quotidiano Arena
domenica 22 Dicembre, 2024
di Angelo Zambotti
Nella mente, e probabilmente nel cuore, porta il ricordo di due anni definiti «bellissimi». Stasera, dalla palla a due delle 20 in punto alla Il T Quotidiano Arena in poi, sarà però tutt’altra cosa. In campo, almeno stando alle sue parole, la sua freddezza baltica si abbinerà alla massima concentrazione per raggiungere una vittoria che alla sua Virtus Segafredo Bologna servirebbe come il pane per risalire la classifica verso un piazzamento più consono al blasone (e agli investimenti) delle V Nere emiliane. Insomma, Andrejs Gražulis, freschissimo ex di turno del match tra la capolista Dolomiti Energia Trentino e gli altri bianconeri, quelli felsinei, stasera difficilmente si farà tradire dalle emozioni.
Grazulis, dopo la recente esperienza a Trento con la maglia dell‘Aquila Basket, si aspetta un’accoglienza speciale alla Il T Quotidiano Arena, in quella che per due anni è stata «casa sua»?
«Non ho grandi aspettative – ribatte con fin troppa sincerità il 31enne lettone – anche se so che ci sarà il palazzetto pieno e che l’ambiente sarà molto caldo».
Che partita si aspetta contro la capolista?
«Molto dura. Affronteremo una squadra in salute, quindi per noi non sarà per niente facile».
Dovrà salutare qualcuno in particolare tra i giocatori trentini, in società o tra i tifosi?
«Sicuramente saluterò molto volentieri, tra i giocatori di Trento, tutti quelli che erano con me negli anni scorsi. Per il resto, però, resto concentrato sulla partita, dobbiamo rifarci dalla sconfitta casalinga contro Trieste, il mio pensiero sarà tutto lì».
Proviamo ad uscire per qualche istante dal palazzetto di via Fersina: le manca qualcosa in particolare di Trento?
«Della vostra città mi manca la possibilità di arrivare in tutti i posti senza eccessivo traffico, insomma un po’ rimpiango la comodità di Trento».
Dopo il trasferimento della scorsa estate, com’è stato il suo impatto con la nuova realtà della Virtus Segafredo Bologna?
«L’impatto non è stato semplice, inutile nasconderlo, anche perché venivo da un infortunio (Grazulis in primavera è stato operato al ginocchio, ndr). Sapevo che passando alla Virtus il livello si sarebbe alzato, e così è stato. Ora che il mio minutaggio sta crescendo (soprattutto con l’arrivo di coach Dusko Ivanovic, che a inizio mese ha preso il posto del dimissionario Luca Banchi, ndr) sono ottimista per il futuro».
Secondo lei la Dolomiti Energia Trentino potrà insidiare le potenze del basket italiano fino al termine della stagione, o con l’andare dei mesi si ristabiliranno quelle gerarchie che hanno caratterizzato le ultime stagioni della pallacanestro italiana?
«Finora questa è stata una stagione molto particolare. Noi siamo quinti in classifica, l’Olimpia Milano è addirittura nona. A me, però, non piace guardare troppo avanti e fare previsioni sul futuro del campionato. Per capire i valori in campo e chi potrà puntare davvero in alto secondo me bisogna aspettare la primavera, ora è ancora presto».
Alle 22 di stasera, qualcosa in più si potrà dire, ma non siamo nemmeno a metà regular season.
Tennis
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